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COMMERCIO AMBULANTE, CHIESTE REGOLE PIU' 'SEVERE': L'INTERVENTO DI DESIATI

a cura della redazione
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Un intervento a largo raggio su un fenomeno che appare sempre più diffuso in città, quello della vendita ambulante. A parlare su una questione particolarmente sentita, specie in questo ultimo perioddo, è Massimo Desiati, ex assessore regionale ed attuale esponente del movimento politico 'La Destra' di Francesco Storace. ''Appare più che giustificata - afferma Desiati - la protesta dei titolari delle piccole aziende esercenti il commercio a Vasto. Infatti il commercio ambulante è sempre in aumento in città e non appare più essere attività occasionale bensì continuativa, laddove, addirittura, tende a fidelizzare una propria clientela. Fermo restando l'obbligo del controllo costante delle forze di Polizia comunali per impedire l'abusivismo, occorre necessariamente che il Comune si doti di un 'regolamento' che detti regole precise a chi viene in città dai luoghi più disparati per esercitare un'attività di offerta di merci o servizi che i commercianti o artigiani concittadini svolgono con costanza e professionalità, nel rispetto di tutte le norme amministrative, fiscali ed igieniche''. Nel suo lungo ed articolato intervento Desiati indica tutta una serie di priorità proprio a riguardo dell'auspicato regolamento, da redigere ed adottare al più presto, d'intesa con le associazioni di categoria del settore. Un regolamento che prescriva ''che nessuno possa esercitare, sia abitualmente che occasionalmente, mestieri ambulanti nel territorio del Comune, anche se già munito del certificato d'iscrizione dell'Autorità di Pubblica sicurezza, senza prima aver ottenuto il permesso dell'Autorità comunale; la limitazione del numero degli ambulanti sul territorio comunale; la durata del permesso stabilita di volta in volta al momento della concessione, secondo precise disposizioni ed applicando la tassa sulle occupazioni di spazi ed aree pubbliche; che dal permesso dell'autorità comunale risulti, insieme al pagamento della tassa, la località dove la sosta temporanea per la vendita viene consentita, oppure i limiti del territorio comunale entro i quali il commercio ambulante può essere esercitato; il divieto di esercitare il commercio fuori dei luoghi individuati e la perimetrazione della parte della città (piazze e strade) in cui è vietato, con ordinanza del sindaco, l'esercizio del commercio ambulante di qualsiasi specie, anche soffermandosi il solo tempo della vendita o della prestazione; la limitazione dei tempi di permanenza sul territorio comunale e la subordinazione dei permessi a limiti di spazio, di orario, di numero ed in genere ad ogni altra condizione rispondente a motivi di pubblico interesse; il divieto di permanenza per la vendita nelle aree di parcheggio a pagamento; l'obbligo di tenere le merci coperte quando i venditori ambulanti siano costretti ad attraversare o percorrere vie e piazze non comprese nella parte del territorio comunale individuato per la loro attivit...; l'obbligo di esibire il permesso comunale ad ogni richiesta da parte degli agenti della forza pubblica ma anche dei fruitori della prestazione d'opera o dell'acquisto; il divieto di importunare i passanti con l'offerta di merci e di servizi o di richiamare la loro attenzione con grida, schiamazzi o strillonaggio per la tentata vendita; l'obbligo di tenere sempre sgombro il suolo pubblico da qualunque residuo o rifiuto del loro commercio o attività e di raccogliere gli eventuali residui in un apposito recipiente solidale al veicolo usato per la merce; il rispetto delle norme di igiene per le merci e per il personale addetto alla vendita''. Negli ultimi tempi le maggiori proteste sono arrivate per la presenza, sempre più numerosa, di camion carichi di frutta che si fermano in diversi punti del territorio offrendo non poca varietà di prodotti.
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