Il reperto rinvenuto nella mattinata di lunedì scorso nelle acque antistanti località “Trave” di Vasto Marina, nel tratto di mare compreso tra il Monumento alla Bagnante ed il primo trabocco, è di rilevante interesse storico ed archeologico.
La conferma è arrivata da Amalia Faustoferri, funzionaria archeologa della Soprintendenza d'Abruzzo che ha visionato la parte di colonna riaffiorata dal mare, di epoca romana, che, dopo il recupero, è stata trasferita presso la sede della Protezione Civile comunale.
"La dottoressa Faustoferri - si legge in una nota - ha esaminato attentamente il reperto che presenta alcuni punti erosi dalla forza del mare". In base ad una prima ricostruzione - si evidenzia - la parte di colonna deve essere deve essere rimasta insabbiata a lungo, in un punto poco distante dalla costa. "Questo spiegherebbe l’assenza di incrostazioni e di molluschi lungo le scanalature della colonna".
La funzionaria della Soprintendenza ha disposto il trasferimento del reperto nel Museo Archeologico di Vasto, ubicato al piano terra di Palazzo d’Avalos.
Intanto si è appreso che il turista che ha segnalato il rinvenimento alla Guardia Costiera, indicando il preciso posizionamento in mare, è stato sentito dal comandante del Circomare di Vasto Lorenzo Bruni.