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Lavori in atto e verifica delle autorizzazioni, la richiesta per l'ex Secoflex

I rappresentanti di Italia Nostra e Arci sollecitano gli accertamenti per il sito dell'area di Punta Penna

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Taglio di lamiere e movimentazione di mezzi nello stabilimento dove vorrebbero produrre leganti idraulici (cemento), lo stesso al centro di un contenzioso ancora pendente al Tar di Pescara.

Le lavorazioni hanno allertato Italia Nostra e Arci che, a distanza di circa un anno da una precedente segnalazione, hanno scritto al sindaco di Vasto, Francesco Menna, all’Arap (Azienda regionale per le attività produttive), al  Comitato di gestione della riserva naturale di Punta Aderci e ai carabinieri forestali per chiedere accertamenti in merito al possesso di autorizzazioni.

“Già nell’ agosto del 2018 chiedemmo di effettuare alcune verifiche circa alcune attività in corso presso la ex Secoflex di Punta Penna, ricordano Davide Aquilano Nicola Salvatorelli, rispettivamente presidente di Italia Nostra e responsabile dell’Arci, “non sono noti i risultati degli accertamenti ma, basandosi su quanto osservato semplicemente percorrendo la strada dell’area industriale, abbiamo notato che nel tempo è stata stoccata una imponente quantità di materiale ferroso che sembra derivare da un’azienda dismessa. Attualmente sono in corso delle lavorazioni, che dal  rumore sembrano riconducibili a taglio di lamiere , oltre a movimentazioni con mezzi idonei al loro allontanamento. Come è noto il sito risulta incluso nel procedimento autorizzativo in itinere della Escal per la produzione di leganti idraulici che, stando a quanto è dato sapere, non include affatto quanto posto in essere; rientra inoltre nell’area di protezione esterna della riserva di Punta Aderci e, quindi, le nuove attività debbono preventivamente acquisire il parere del Comitato di gestione”.

I rappresentanti delle due associazioni evidenziano anche che lo stabilimento è prossimo al Sic (sito di interesse comunitario) ed è quindi sottoposto a propedeutica Vinca (valutazione di incidenza ambientale), oltre a necessitare di parere dell’Arap.

“Appare utile ed opportuno”, aggiungono Aquilano e Salvatorelli, “che chi è specificatamente preposto al rilascio delle autorizzazioni o ai controlli di merito, provveda alle necessarie verifiche”.  

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