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"L'illusione di essere sicuri."

Una riflessione di Piermario Angelini.

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Il 30 Marzo del 2009, una forte scossa di terremoto spinse gli studenti della 'Casa Dello Studente', a L'Aquila, ad uscire dalle proprie stanze per mettersi al sicuro al di fuori dell'edificio. Soltanto qualche ora dopo, un architetto, richiesto per verificare le condizioni dell'immobile, affermò che la struttura fosse 'assolutamente sicura' e che non vi sarebbero stati rischi di crolli. Il 6 Aprile del 2009, appena una settimana dopo, la 'Casa dello Studente', precedentemente dichiarata fuori pericolo, divenne vittima del tremendo terremoto dell'Aquila; la struttura, nel suo crollo, portò con sé la vita ed i sogni di otto studenti universitari, ragazzi di vent'anni e poco più.

Il 23 Ottobre del 2017, a seguito di varie denunce in merito alle condizioni di "Ponte Morandi", a Genova, un Ingegnere, richiesto per verificare la situazione, dichiarò che la struttura fosse 'assolutamente sicura' e che non presentasse criticità di carattere strutturale. Il 14 Agosto del 2018, furono quarantatre le vite spezzate dal crollo di 'Ponte Morandi'.

Nel 2019, sono circa 339 i viadotti delle autostrade laziali ed abruzzesi che necessitano di un adeguamento sismico; alcuni li definiscono i "viadotti della discordia", sebbene 'Strada dei Parchi' abbia più volte precisato che gli stessi siano da considerarsi 'sicuri'. Nel 2018, la stessa azienda ha definito in quanto 'Falso Allarme' quello riguardante le condizioni dei viadotti di A24 ed A25. 

Ci troviamo, così, dinanzi al solito modus operandi volto a spostare l'attenzione dell'opinione pubblica da un diritto, inalienabile, di ogni cittadino: potersi recare a lavoro, presso la sede di studi, oppure poter semplicemente viaggiare, in piena sicurezza; al contrario di quanto si possa pensare questo non è un problema così lontano da ognuno di noi: ad attraversare quei percorsi vi sono i nostri Papà, i nostri figli, i nostri amici ed i nostri vicini di casa che, per un motivo o per un altro, si vedono costretti a ricorrere a queste tratte. 

Viviamo, dunque, in un Paese che spesso ci colloca volutamente all'interno di una 'bolla di sapone', dalla quale non traspare nient'altro che una sicurezza illusoria; si tratta di un qualcosa di fittizio che, al momento dovuto, viene giù (portando con sé vite, sogni e speranze) e ci obbliga a fare i conti con la dura realtà che va ben oltre le rassicurazioni di facciata di qualsivoglia ingegnere, architetto o società per azioni. La necessità di risolvere i problemi diviene un mero slogan da campagna elettorale che, nel giro di qualche mese, tende ad esaurirsi; così viene meno anche, purtroppo, l'interesse di chi dovrebbe occuparsi di tutelare i cittadini. 

Dunque, diffidate dal giudicare soltanto chi, soffiando, ci avvolge all'interno di questa bolla di sapone; sappiate giudicare, altresì, coloro che ad essi concedono il bastoncino. 


In allegato: i pilastri del viadotto nei pressi del casello autostradale di Cocullo sulla A25 (Ansa). 


Piermario Angelini

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