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Questione rifiuti e difesa del territorio: "Ne vale il futuro della nostra terra e dei nostri figli"

I consiglieri del centrodestra a Vasto chiedono la convocazione di un Consiglio comunale 'ad hoc'

redazione
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Questione rifiuti nel Vastese con l'attualità del sequestro preventivo della terza vasca della discarica del Civeta su disposizione della Procura di Vasto eseguito dai Carabinieri del Noe di Pescara: c'è questo al centro di un intervento dei consiglieri comunali di opposizione del centrodestra a Vasto.

"Siamo stati - si legge nella nota diramata a firma di Francesco Prospero e Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia), Guido Giangiacomo (Forza Italia), Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro), Alessandra Cappa (Unione per Vasto), Davide D’Alessandro (Vastoduemilasedici) e Alessandro d’Elisa (Gruppo Misto) - da subito vicini agli amministratori di Furci e degli altri Comuni del Vastese che - come noi - si oppongono, da sempre, alla protervia e cocciuta azione di chi vuole trasformare il territorio vastese nella pattumiera di Abruzzo.

Abbiamo contestato la svendita di Pulchra Ambiente, il Commissariamento del Consorzio Civeta e la presentazione da parte di Cupello Ambiente di una quarta vasca privata, adiacente alla discarica consortile perché, a nostro avviso, sarebbe stata finalizzata ad accogliere i rifiuti provenienti da fuori regione. Le nostre perplessita sembrano essere confermate dal sequestro della discarica della Cupello Ambiente.

Noi continueremo a svolgere il nostro ruolo di controllori ed oppositori di chi, per i propri interessi, vuole fare del Vastese la discarica del centro sud Italia. A breve convocheremo, chiedendo la partecipazione dei sindaci del Vastese, un nuovo Consiglio comunale per tenere alta l’attenzione su tutto quello che sta accadendo, dalle nostre parti, in materia di rifiuti. La nostra terra va difesa contro gli interessi economici che, purtroppo, si annidano in materia di rifiuti. La difesa deve essere una prerogativa comune di tutti gli amministratori del territorio a prescindere dalla propria appartenenza politica. Ne vale il futuro della nostra terra, ne vale il futuro dei nostri figli".

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