L’offerta formulata dall’unica impresa che ha partecipato alla gara non è stata ritenuta congrua. Questa la ragione che ha spinto il dirigente del settore Gare, contratti ed appalti, Vincenzo Toma, ad escludere la cooperativa Rau (raccolta abiti usati) di Zagarolo e a dichiarare “deserta” la gara.
Per la seconda volta l’obiettivo di ripristinare la raccolta degli indumenti, attraverso l’affidamento in concessione del servizio, non è stato raggiunto. La precedente gara, indetta tramite la centrale unica di committenza del Patto Trigno Sinello, era stata annullata lo scorso mese di ottobre in autotutela.
In pratica il Comune si era reso conto, anche grazie ai quesiti posti dagli imprenditori nel corso della procedura, che il ricavo di 6 euro per ogni chilogrammo di rifiuto raccolto era “sovrastimato” e che tale circostanza avrebbe pregiudicato la partecipazione delle micro, piccole e medie imprese e, di conseguenza, non avrebbe assicurato un adeguato livello di concorrenza.
L’obiettivo è quello di dare in concessione il servizio relativo al prelievo, trasporto e recupero di indumenti usati ed accessori di abbigliamento attraverso l’installazione, in modo uniforme sul territorio, di specifici contenitori dotati di maniglione per il conferimento e di dispositivi per evitare la sottrazione del materiale.