Una nuova gara ad evidenza pubblica per risolvere le criticità del sistema informatico caratterizzata dalla presenza di due fornitori, la Dedagroup e lo StudioK, diventato in seguito ApKappa. L’atto di indirizzo è contenuto in una delibera di giunta che, prendendo spunto da una dettagliata relazione della segretaria generale, Angela Erspamer, dà mandato agli uffici di indire un nuovo appalto. Un provvedimento che per le minoranze consiliari è la conferma di quanto da loro denunciato in questi anni, cioè la situazione di caos all’interno dei sistemi informatici comunali.

“Ci sono voluti due anni all’amministrazione comunale per ammettere ciò che tutti i vastesi sapevano da tempo”, attaccano Vincenzo Suriani, Francesco Prospero, Guido Giangiacomo, Alessandro d’Elisa e Edmondo Laudazi, “nonostante interrogazioni, interpellanze e articoli di stampa, nonostante denunce di malfunzionamenti costanti, costi duplicati e disservizi di ogni tipo, evidenti a tutti, e manifestati anche dagli stessi dipendenti comunali, Menna e la sua pluridecorata e premiata dirigenza, per più di due anni, hanno pervicacemente confermato e giustificato la scelta di affidare a un nuovo fornitore i sistemi informatici comunali, scelta attraverso la quale – secondo Menna – il Comune avrebbe risparmiato tantissimo. Invece per oltre due anni abbiamo assistito alla situazione paradossale in cui il Comune di Vasto, con utilizzo di risorse pubbliche, ha dovuto continuare a pagare due fornitori informatici: il vecchio fornitore, Dedagroup, che veniva ancora utilizzato in molti settori, e la nuova azienda prescelta, Studiok, divenuta poi Apkappa”.

Per i cinque esponenti della minoranza consiliare “oggi, con la pubblicazione (ritardata) della delibera di giunta n.17 del 22 gennaio 2019, l’amministrazione finalmente ha sconfessato se stessa e le decisioni degli ultimi due anni e ha stabilito di ricorrere a una gara di appalto per individuare un nuovo fornitore che soppianti l’attuale dualismo caotico. Tra l’altro la giunta comunale è arrivata a questa inevitabile conclusione anche a seguito della perizia informatica dell’ingegner Scorrano, commissionata dall’amministrazione a settembre 2018, e costata anche essa alle casse comunali diverse migliaia di euro. Ci auguriamo che la nuova gara, sulla quale vigileremo attentamente, sia trasparente e veloce”.