Che ruolo ha la clownterapia con gli anziani? Cosa si può fare per incrementare il buonumore anche con chi ha tanti problemi, non solo legati all’età, ma anche di salute? La Ricoclaun, che svolge servizio di clownterapia al Centro Socio Sanitario Assistenziale dell’Istituto San Francesco, sa come è importante donare un sorriso non solo in ospedale, ma anche con gli anziani, anche con chi soffre purtroppo di demenza senile e l’associazione sta predisponendo proprio per questo un progetto di clownterapia sperimentale. Conosce bene l’importanza della musica, specie quella dialettale, perché quelle note conosciute, spesso cantate insieme, creano negli anziani un insieme di ricordi, di emozioni, in un clima di puro divertimento.
Questo è il motivo per cui oggi al San Francesco la Ricoclaun ha proposto un pomeriggio veramente speciale, con il concerto “Napule ‘n sentimento, le più belle melodie e poesie napoletane” con la partecipazione della grandissima artista Anna Maione, accompagnata al pianoforte da Marco Vallese, al violino da Lucia Barone e alla chitarra da Nunzio De Palma”.
Un grazie di cuore ai responsabili dell’Istituto San Francesco e in particolare al capo sala Gianfranco Del Greco per aver accolto con entusiasmo l’iniziativa e un grazie speciale a Anna Maione, che con la sua voce straordinaria che arriva al cuore, cerca di diffondere, nel territorio abruzzese e molisano, la cultura musicale partenopea, suscitando sempre grandi emozioni, entusiasmo e soprattutto grandissimi successi nel pubblico di tutte le età.
Prima del concerto ci sono stati momenti di divertimento targato Ricoclaun con magia e ritornelli abruzzesi, poi le note napoletane, la voce incredibile di Anna, la bravura dei musicisti anche se Marco e Lucia sono giovanissimi, hanno creato veramente uno spettacolo bellissimo, ricco di grandi emozioni in tutti i presenti, dal personale sanitario, ai pazienti ricoverati, ai loro familiari e ai clown Ricoclaun presenti.
Tante le emozioni create durante le bellissime canzoni, gioia, felicità, spensieratezza, incanto, nostalgia, con tantissimi applausi. I clown Ricoclaun hanno colorato lo spettacolo creando complicità con la cantante attraverso dei balli e coinvolgendo attivamente i presenti. Tanti coloro che si sono messi a cantare, chiedendo anche altre canzoni e foto ricordo con la stessa cantante che ha concluso il concerto con una suggestiva canzone di Natale.
Sono sempre più numerosi gli studi e le esperienze che attestano l'utilità della musicoterapia con gli anziani. Si riattiva così tutta la competenza esperienziale in tutto quello che concerne il campo sonoro-musicale: la conoscenza di canti, il ricordo di eventi sonori importanti, le pratiche sociali inerenti la musica come il ballo, le serenate, i cantastorie, gli strumenti musicali. Questo bagaglio sonoro-musicale che l'anziano si porta dentro, che lo accompagna, che parla della sua storia, del suo vissuto, dei suoi sentimenti, della sua sensibilità, delle vicende passate, della sua cultura, si riattiva, si valorizza in tutte quelle esperienze in cui si entra in relazione con la musica, specie quella di una volta, conosciuta, di cui ricorda addirittura il testo. Si valorizzano così i ricordi, ma anche tutte le potenzialità che ancora l’anziano ha. La musica diventa quindi un elemento importante per creare buonumore ma anche molto di più.
Tanti sono stati in questi anni i concerti organizzati dalla Ricoclaun in Ospedale e anche in reparto e l’associazione ne conosce bene la validità.
Proprio per questo, Domenica 25 novembre 2018 si continua a mettere in sinergia la musica con la clownterapia Ricoclaun, con il concerto “88 tasti per sognare, Musica in Reparto”, nei reparti di Pediatria e Ginecologia dell’Ospedale San Pio di Vasto, con la partecipazione straordinaria degli alunni della classe di Pianoforte dell’Istituto Comprensivo n.1 di San Salvo. Parteciperanno: Isabel Di Pinto, Alessandro Fratta, Alessio Di Petta, Alice Laudadio, Elisabetta Sabatini, Federica De Dominicis , Martina Ottaviano, Federica Rossi, con la Prof.ssa Cristina Flocco.
Questi momenti privilegiati di piacere e di emozione, nel corso dei quali il peso della malattia e dell’ospedalizzazione è messo tra parentesi, sono veramente speciali, e anche se durano poco, rimangono nel cuore per sempre.