Prosegue, nella splendida cornice sala Aldo Moro della Città del Vasto, l’importante, apprezzabile e considerevole attività formativa sul tema “il D.Lgs.n.81/2008”, che la direzione della Casa di Lavoro di Vasto ha voluto organizzare a dieci anni dalla entrata in vigore del Testo Unico.
All’inizio degli odierni lavori, il Docente-Formatore Lucio Di Blasio ha, con un minuto di silenzio, commosso e partecipato, voluto esprimere cordoglio e solidarietà per le ultime 2 vittime sul lavoro e per i loro familiari.
Un momento di riflessione in cui lo stesso ha dichiarato: ”come dietro agli infortuni e alle morti o alla base di queste stragi, senza soluzione di continuità, si celi il diniego di diritti elementari, il logoramento psicofisico della forza lavoro e forse anche la poca/scarsa conoscenza delle più elementari norme di sicurezza. Ecco che allora rimarca sulla necessità della formazione unico strumento a fornire un quadro sui tanti ostacoli che ancora oggi sono presenti e ostano nella realizzazione di percorsi che conducono a comportamenti o modelli a tendere sicuri e protetti. Convinto, si dice, che per creare le condizioni favorevoli, se non ottimali, in quantità e soprattutto qualità, bisogna assolutamente avviare, in tutti i settori lavorativi, un processo di formazione continua favorevole alla dirigenza e al personale in termini di cultura, conoscenze, competenze che, combinate alla esperienza di lavoro e buona inclinazione, non fanno che generare effetti positivi e benefici in termini di ricaduta psico/fisica ed economica ed abbassare di conseguenza il rischio infortuni o peggio di morti. L'opportunità di accedere a un adeguato percorso formativo, prosegue, si traduce in quella che si può definire buona prassi: corretta informazione, conoscenza delle procedure, gestione delle criticità e riduzione del rischio.
Il direttore pro-tempore dell’Istituto, la Dott.ssa Giuseppina Ruggero, ha sottolineato sulla la necessità di un approccio diverso e di come la formazione per la sicurezza sul lavoro non vada più giudicata come frammento autonomo ma parte integrante di un processo formativo. La costruzione di comportamenti sicuri, sottolinea, può avvenire solo all’interno della vita organizzativa e degli ordinari processi lavorativi, tramite propri piani di formazione che si adeguino di continuo ed agli specifici bisogni formativi rilevati.
Il dott. Francesco Paolo Saraceni Responsabile del Unità Operativa di Sanità Penitenziaria ha sottolineato, sul massimo impegno nel diffondere e nel salvaguardare la cultura della sicurezza sul lavoro. I risultati di un apprendimento organizzativo efficace, prosegue, emergono quando i processi di acquisizione sono identificati e valorizzati in ogni fase del processo formativo così da riconoscere e governare la complessa trama di relazioni, soprattutto all’interno di una struttura penitenziaria così variegata che vede, nel suo nucleo, la presenza di bisogni ed esigenze diverse.
Si attendono, per le prossime edizioni, atri autorevoli esponenti del mondo della magistratura, della cultura, professionisti del settore, rappresentanti le istituzioni e della Amministrazione Comunale e quindi il sindaco.