Lettera aperta del consigliere comunale indipendente, Antonio Russi, indirizzara al sindaco, agli assessori ed ai capigruppo consiliari. La pubblichiamo integralmente: ''In occasione del punto all'ordine del giorno dell'ultimo Consiglio comunale relativo ad una approvazione di variazione di bilancio per il Vasto Film Festival, ho manifestato tutto il mio disappunto per una azione di Governo poco idonea allo sviluppo turistico della nostra città . Contrariamente a quanto è stato scritto nel programma elettorale del sindaco, circa la volontà di fare del turismo il volano dell'economia futura vastese, nella politica amministrativa quotidiana si continua ad investire in idee e denari mirati alle manifestazioni, le quali, pur essendo importanti, tuttavia non bastano da sole, come tutte le persone di buon senso possono comprendere, a risollevare le sorti turistiche di Vasto. L'offerta turistica, a livello nazionale ed internazionale, è tanta e variegata, la domanda, invece, in Italia è in sensibile calo: va da sé che un bel mare, una bellissima spiaggia, una posizione incantevole della città , le bontà culinarie e le bellezze artistiche e storiche non sono sufficienti. Bisogna, dunque, con coraggiosi investimenti, creare o riqualificare strutture ed infrastrutture a servizio del mercato turistico. Ribadisco la necessità di programmare e, poi, realizzare le seguenti opere di primaria necessità : rete fognaria nuova lungo la costa; - studio sulla destinazione delle acque ''ex bianche'' (!) dei canaloni o valloni della collina che sfociano al mare con particolari attenzioni sull'equilibrio geologico e strutturale del Fosso Marino; via di collegamento alternativo alla ex Provinciale Istonia tra Vasto e Vasto Marina, con una teleferica che colleghi piazza Marconi con la spiaggia ed anche con un viadotto a scorrimento veloce che colleghi la zona sud di Vasto (zona Pianeta) con la Marina, auspicando anche l'apertura di un casello autostradale della A14 in prossimità di Sant'Antonio Abate per permettere di raggiungere velocemente, tramite il viadotto suddetto, la costa turistica di Vasto-San Salvo; spostamento della Statale 16 a monte della ferrovia (dal ponte che sovrasta gli alberghi di località San Tommaso, passando alle spalle della nuova stazione, cioè da contrada Selvotta e fino alla zona industriale di San Salvo), trasformando, così, quel tratto di strada statale in un lungomare a servizio degli alberghi e dei numerosi residenti dei nuovi insediamenti abitativi che insistono su quella arteria. Ciò anche con la speranza di avere, come scomputo degli oneri di urbanizzazione, aree verdi e parcheggi dai vari costruttori impegnati in una zona dove la valorizzazione dell'area Sic, presente lungo tutto il tratto di costa fiancheggiato dalla strada in questione, deve necessariamente passare anche attraverso la creazione di servizi, in particolare dei parcheggi; un definitivo ed efficiente Piano Spiaggia; l'acquisizione e l'utilizzo delle aree di risulta della vecchia stazione ferroviaria per creare parcheggi e servizi al centro della Marina. Per fare turismo occorre tutto ciò ed ancora altro. Per sperare di fare ciò e tanto altro occorre, però, programmazione. Dopo una stagione estiva non esaltante, si comincia a valutare quali possano essere gli interventi e le opere pubbliche da poter inserire nel piano annuale di programmazione delle stesse, ed arriva anche il periodo in cui si decide quali possano essere le opere di carattere minore e di facile attuazione, da poter inserire nel bilancio 2008. Così come feci l'anno scorso, anche quest'anno, come consigliere comunale di maggioranza, propongo ciò che potrebbe essere valutato ed inserito in questi piani di programmazione. Sollecito, come opera pubblica da realizzare urgentemente e presente nel piano triennale, la bonifica del Fosso Marino: questo intervento ha carattere di urgenza sia per motivi igienico-sanitari, sia per una riqualificazione dell'immagine della spiaggia nel suo tratto centrale, ma, ancor più, per motivi gravi e preoccupanti di natura idrogeologica (gli eventi di Tortoreto dovrebbero allarmarci). Quanto ai lavori realizzabili prossimamente, cioè prima dell'estate 2008, dunque da inserire nelle spese di bilancio del prossimo anno, prospetto i seguenti interventi: nuova condotta fognaria nel tratto di lungomare Cordella oggetto dei lavori di rifacimento appena iniziati; risistemazione, con attrezzature ludiche e panchine, della pinetina vicino alla Guardia Medica Turistica; risistemazione, con attrezzature ludiche, panchine e recinzione in legno, della pinetina sul lungomare Cordella (dopo la ''Bitta''); impianti doccia nuovi sulla spiaggia; sistemazione del verde lungo tutto il lungomare; rifacimento marciapiedi lungo la Statale 16, dallo stop dell'incrocio tra la ex provinciale Istonia fino all'incrocio con via Puccini, andando verso sud, sulla carreggiata di destra; rifacimento marciapiedi in via Spalato, in prossimità della scuola; sei panchine (2 per lato) nella piazza della ex fontana; bonifica area ex stazione ferroviaria e sistemazione del passaggio pedonale; nuovi box informazioni; illuminazione adeguata ingresso nord di lungomare Cordella. Dunque scrivo per ribadire un sillogismo che, a mio parere, è inattaccabile: se Vasto vuole fare dello sviluppo turistico il principale treno di crescita economica e sociale e se il turismo si fa con la qualità dell'ospitalità , in termini di servizi e strutture, allora ne consegue che Vasto Marina, quartiere della città deputato all'ospitalità , in quanto in esso transita il 90 per cento delle presenze turistiche, non può continuare ad essere una delle zone più trascurate e dimenticate del nostro Comune. Il sillogismo appena esposto è inopinabile. A meno che, ma occorrono allora prese di posizione ufficiali in tal senso, l'Amministrazione comunale non abbia clamorosamente cancellato, in corso d'opera, gli intendimenti programmatici di appena 15 mesi or sono. Rimango, pur se preoccupato ed infastidito, come lo sono tantissimi vastesi, in fiduciosa attesa di atti concreti che possano, a questo punto con urgenza, rinvigorire le tante aspettattive che, giorno dopo giorno, vengono sempre più disattese. La credibilità di questa Giunta, per tante e diverse ragioni, va scemando repentinamente: soltanto con una subitanea inversione di tendenza, frutto di maggiore ed ''incontaminato'' decisionismo, si potrà sperare nel recupero di consensi ed evitare di vedere scivolare verso il nulla una sterile Amministrazione che definire fallimentare risulterà , tra poco meno di quattro anni, del tutto appropriato''.