Quella che sto per raccontarvi è una storia vera, accaduta in queste ultime settimane proprio a Vasto. E’ una storia semplice, dal profumo di solidarietà e di amicizia.
Una delle protagonisti della storia è Lidia Vallarolo, è una delle docenti della Scuola Primaria “G. Spataro” del Comprensivo 1 di Vasto. Una delle colonne della scuola, per l’esperienza, per la passione e l’impegno che mette in tante attività scolastiche.
Conosce bene il volontariato, insieme al marito collabora in tutte le attività organizzative legate al banco alimentare. Ha un animo sensibile, solidale, di vicinanza verso tutti coloro che le stanno accanto e vivono situazioni difficili.
Lidia ha una carissima amica, con 5 figli e tante difficoltà economiche, per il lavoro saltuario, la cassa integrazione, ecc.. La seconda figlia della sua amica era molto dotata per lo studio, aveva passato il test di medicina, ma rischiava di non poter continuare l’università per motivi economici. Il desiderio della ragazza di studiare non era compatibile con le difficoltà economiche della famiglia, malgrado le borse di studio. Cosa fare? Lidia non riusciva a rimanere insensibile di fronte a situazioni come questa. Ad un certo punto ci ha provato, con grande coraggio ha raccontato la storia ai colleghi di scuola, alle sue amiche e parenti chiedendo un contributo. Ogni mese faceva il giro con il sacchetto da “frate piccozzo” diceva lei, per quella che è diventata la pupilla di un gruppo di insegnanti e della loro preside, coadiuvati da altri amici. Appena Lidia passava con il suo prezioso sacchetto, i docenti capivano al volo: “Lidia sei passata per il piccolo contributo?” Racconta che la cosa difficile non è stato tanto chiedere, ma mantenere la costanza, dice lei “l’affezione al metodo”. E’ stata una goccia mensile, un gesto di solidarietà che al tempo stesso aveva il dono di educare tutti. Ogni mese consegnava alla sua amica un piccolo gruzzoletto per sopperire alle spese della brava studentessa, che con impegno sosteneva con successo tutti gli esami.
In questo mese una notizia bellissima, la ragazza si è laureata e ha dato la soddisfazione alla sua famiglia e a tutti il gruppo di sostenitori, con la laurea in Medicina con la votazione di 110.
Nessuno dei sostenitori a questa “adozione per lo studio” ha mai conosciuto la ragazza, ma sono stati tutti felici e soddisfatti perché dice Lidia “una buona azione lascia un retrogusto di dolcezza che sazia pienamente”. La gente, dice lei, è più buona di quel che si creda, e la provvidenza si muove proprio attraverso le persone semplici come noi”.