Il Comune decide di assumere sei vigili stagionali attingendo alle graduatorie a tempo indeterminato di Lanciano e di Miglianico, ma il giorno in cui avrebbero dovuto prendere servizio, cioè il 2 luglio, si presenta solo una vigilessa.
All’appello ne mancano altri cinque che, si spera, arrivino in settimana. Al Comando di Polizia Municipale di piazza Rossetti fanno gli scongiuri. Se gli agenti reclutati attingendo alle graduatorie di altri enti, così come previsto dalla legge Madia, non dovessero arrivare sarà veramente difficile garantire il turno di notte che dovrebbe scattare il 14 luglio in concomitanza con l’entrata in funzione dell’isola pedonale lungo la riviera.
Sembra incredibile in tempi come questi caratterizzati da percentuali da record sulla disoccupazione giovanile, ma è esattamente quello che sta succedendo a Vasto dove per rafforzare l’organico della Polizia Municipale è stato necessario ricorrere alle graduatorie di altri comuni.
“Abbiamo avuto problemi a reperirli”, spiega l’assessore alla sicurezza, Gabriele Barisano, “ma ne dovrebbero arrivare altri tre. In settimana ci saranno tutti. Ne abbiamo assoluta necessità, non solo per garantire le attività istituzionali ma anche in vista dell’attivazione dell’isola pedonale alla Marina”.
L’arrivo dei vigili stagionali rappresenta una boccata d’ossigeno per il comando diretto dal tenente Giuseppe Del Moro, il cui organico, tra trasferimenti e distacchi, è ridotto ormai al lumicino. Attualmente sono 28, tra agenti ed ufficiali, gli addetti in servizio, che passeranno a 34 con i sei vigili stagionali.
Decisamente pochi per una città come Vasto che conta 42mila abitanti e che in estate vede crescere la popolazione per via delle presenze turistiche. Secondo il sindacato, che da anni rimarca il ridotto numero di operatori, gli agenti in servizio dovrebbero essere 58. Negli anni passati il numero dei vigili reclutati era decisamente più alto. Nel corso del 2017 sono stati assunti 13 agenti durante il periodo estivo, sei dei quali sono stati “stabilizzati”.
Non sono stati altrettanto fortunati sei loro colleghi, che non essendo in possesso dei requisiti di legge per la stabilizzazione sono rimasti disoccupati dal 1° gennaio. Per qualcuno di loro l’assunzione definitiva è sfumata per pochissimi giorni.
