Un'articolata serie di proposte nell'ambito del progetto della Via Verde della Costa dei Trabocchi.
Stamane, nel corso di una conferenza stampa presso la sala incontri della Società Operaia di Mutuo Soccorso a Vasto, a presentarla sono stati Etelwardo Sigismondi e Vincenzo Suriani, rispettivamente coordinatore regionale e consigliere comunale di Fratelli d'Italia.
Attenzione concentrata sulla futura pista ciclabile, da realizzare sull'ex tracciato ferroviario dismesso nel tratto Ortona-Vasto.
"Fratelli d’Italia - è stato rimarcato - ritiene da sempre la pista ciclabile un’opera strategica per il territorio, non solo perché mette in comunicazione per circa 42 chilometri la costa della provincia di Chieti, da Ortona a Vasto, ma soprattutto perché rappresenta una irripetibile occasione di valorizzazione turistica e naturalistica di zone del territorio che, a causa della presenza della ferrovia, sono state inaccessibili per decenni. In particolare a Vasto la pista ciclabile offre la possibilità di collegare la riserva di Punta d’Erce direttamente con il centro di Vasto Marina attraverso un percorso ambientale che lambisce le spiagge e le calette che caratterizzano la nostra costa. Se pur la titolarità del progetto rimane in capo all’ente Provincia di Chieti, riteniamo che il Comune di Vasto debba recitare un ruolo da protagonista implementando il progetto con una serie azioni che devono nascere sul territorio e che hanno la necessità di essere programmate in questa fase.
Il timore è che, senza un impulso dal territorio, il progetto della Via Verde, considerando anche il declassamento delle Province, si limiti alla realizzazione della pista sull’area di sedime senza sviluppare un effetto volano sull’area costiera".
Da qui la serie di proposte che segue.
Revisione del Piano Spiaggia
La costa vastese, a differenza delle altre località balneari abruzzesi, si caratterizza per una serie di spiagge e calette che si susseguono da Mottagrossa fino al monumento alla bagnante di Vasto Marina.
L’infrastruttura ferroviaria ha, per decenni, rappresentato una barriera tra costa e città, isolando e rendendo di difficile accesso le zone più caratteristiche e affascinanti della nostra costa. La Via Verde oggi può dare la possibilità di far godere di questi luoghi i cittadini ed i forestieri.
Strumento per la pianificazione della costa è Il Piano Demaniale Comunale che attualmente sviluppa la sua programmazione soltanto sul litorale antistante il centro abitato di Vasto Marina.
Si propone una variante al Piano Spiaggia, mediante un ampliamento del perimetro del Piano nella parte nord della costa vastese, prevedendo, nelle aree che la Via Verde costeggia, esclusivamente servizi essenziali ai turisti, evitando di snaturare però un tratto di costa che ha e deve mantenere come peculiarità l’aspetto “selvaggio” preservando ed incrementando, nello stesso tempo, le specie di piante tipiche della macchia mediterranea.
Il patrimonio immobiliare
Tranne alcune eccezioni, il progetto della Via Verde non si occupa della progettazione del patrimonio immobiliare. Nella nostra città sono presenti, all'interno del tessuto più urbanizzato di Vasto Marina, due importanti strutture: la stazione di Piazza Fiume e l'area delle ex officine.
Per lo studio e la progettazione di queste due zone, si propone di attivare concorsi d'idee. Un momento rivolto a professionisti locali e non, capace di aprire un confronto e proporre innovative soluzioni per una rifunzionalizzazione delle strutture.
L’arretramento della Statale 16
Lo spostamento della Strada Statale 16, che ci auguriamo avvenga con un arretramento dalla costa dell'attuale tracciato, offre l'opportunità di ripensare l'utilizzo della parte di strada che va all'incrocio con Via del Porto, fino a Vasto Marina. Tale zona rappresenta un dei più suggestivi affacci sul mare della città. La diretta connessione tra il sopraindicato tratto di strada e la Via Verde, deve indurre ad una attenta riflessione sull'utilizzo di questa area. Anche su tale porzione della città, proponiamo l'attivazione di un concorso di idee.
Accessi al mare
In passato le Ferrovie dello Stato hanno dato in concessione, a privati, porzioni di territorio insistenti sulla costa, provocando una sorta di “privatizzazione” del litorale. La Provincia di Chieti, nuova proprietaria dei terreni, sta rivedendo tali concessioni. In questa fase è indispensabile un interessamento del Comune di Vasto al fine di ripristinare gli accessi al mare e di crearne dei nuovi per rendere sempre più fruibile la nostra costa. Non solo: è compito della Amministrazione, tenere usufruibili gli accessi oggi peraltro già esistenti, ma che le condizioni di abbandono e scarsa manutenzione hanno reso di fatto inaccessibili, quando non addirittura la vegetazione ha fatto scomparire gli originari passaggi per raggiungere le spiagge.
Si propone altresì di vincolare i terreni oggetto fino ad oggi di concessioni ad uso privato, e che la Provincia di Chieti sta rivedendo, all’utilizzo per attività turistiche al fine di far sviluppare l’accoglienza.
Mobilità sostenibile e servizi base
A Vasto, Grazie al Consorzio Vivere Vasto Marina, è attivo il servizio di bike sharing. Si propone di potenziare tale progetto creando una “Bicipolitana”: metropolitana di superficie dove le rotaie sono i percorsi ciclabili e le vetture sono le biciclette, che si sviluppi da Vasto Marina fino a Punta D’Erce. Dovranno quindi essere installate apposite stazioni nei luoghi più caratteristici (Casarza, Canale, San Nicola, Trave, Vignola).
Risulta altresì opportuno, nell’ottica di uno sviluppo turistico, potenziare la rete dei collegamenti pubblici con le aree summenzionate, quantomeno nella stagione estiva.
È indispensabile, poi, dotare una pista ciclabile di questo kilometraggio, di servizi base quali: colonnine SOS e servizi igienici.
Collegamento con San Salvo
Come è noto la Via Verde Costa dei Trabocchi conclude (o inizia) il suo percorso a Vasto Marina. Si propone l’avvio di una progettazione mirata alla realizzazione di un percorso che consenta il collegamento alla pista ciclabile già esistente a Vasto Marina e che porta fino a San Salvo.
Strutture ricreative e/o di ristoro
Nella prima fase di progetto, sul tracciato della nuova pista ciclabile, non è prevista la realizzazione di strutture ricreative e/o di ristoro a servizio della Via Verde. Si ritiene opportuno che il Comune di Vasto, d’intesa con la Provincia di Chieti, proprietaria dei terreni, aggiorni il proprio piano Chioschi prevedendo strutture anche in questa zona a servizio della pista e della costa.
Sottoservizi
Qualsiasi progetto di sviluppo di un’area necessita di un buon sistema infrastrutturale capace di favorire la nascita di nuove imprese turistiche. I lavori della Via verde offrono l’opportunità di dotare da subito la zona dei necessari sottoservizi urbani, abbattendo i costi di realizzazione.
I residenti della zona, addirittura, sono stati recentemente chiamati a compartecipare al progetto di realizzazione della rete fognaria.
Riteniamo che il processo di infrastrutturazione dell’area non possa essere limitato all’iniziativa dei privati, ma debba registrare un impegno concreto del Comune per la realizzazione, sul percorso della Via Verde, di tutti i sottoservizi urbani quali fognatura, condotte del gas, della luce, fibra ottica, antenne per wi-fi gratuito.
Aree di sosta
Se finora le località Casarza, Canale, San Nicola, Trave, Vignola e tutte quelle inquadrabili tra le aree rimaste ancora incontaminate dalla presenza massiccia di frequentazione, hanno un numero di posti auto nelle adiacenze che soddisfano la richiesta, la realizzazione della Via Verde aumenterà l’afflusso in quelle zone che però non risponderanno, sotto il punto di vista dei parcheggi, alle esigenze di una opera pubblica in grado di attirare migliaia di turisti.
Si rende indispensabile, quindi, nel progetto di realizzazione della Via Verde, individuare delle aree destinate a parcheggio, seppur mantenendo uno standard di opera non invasiva e che non contamini le bellezze naturali. È da considerare, infatti, che la Via Verde non può essere intesa solo ed esclusivamente come pista ciclabile, ma anche come area di passeggio, sì che la necessità di raggiungerla non sia subordinata esclusivamente all’utilizzo di biciclette.
Manutenzione
Il costo delle opere pubbliche non è determinato solo e soltanto dalla spesa che l’Ente affronta per realizzarle, ma anche e soprattutto dalla loro manutenzione che, nel tempo, va ad equipararsi, seppur spalmata negli anni, al costo di costruzione delle opere stesse. Accade quindi che, se non si struttura un progetto di manutenzione dell’opera realizzata, si rischia di non poter assicurare le spese di mantenimento, con il rischio di vedere, in questo caso la Via Verde, abbandonata al proprio destino, senza possibilità, per cittadini e forestieri, di poterne usufruire.
Si ritiene indispensabile, dunque, non solo destinare una quota della imposta di soggiorno alla manutenzione della Via Verde, ma anche vincolare le entrate derivanti dalle tasse e dai canoni delle strutture ricreative e/o di ristoro che insistono sulla Via Verde stessa, alla manutenzione delle aree interessate dal progetto. Risulta altresì opportuno mettere in campo un significativo progetto di sponsorizzazioni cui possono accedere i privati.
Macchia mediterranea
Le specie di piante che la macchia mediterranea offre ai turisti hanno la straordinarietà di rendere affascinanti i luoghi.
Si propone di far realizzare uno studio che contempli la piantumazione di arbusti tipici della nostra zona nell’area che costeggia la Via Verde rendendo di fatto anche meno impattante l’opera stessa.
Sicurezza
Una opera come la Via Verde, rappresenta una via di collegamento non indifferente tra le città. Dall’altra parte può rappresentare, così come accaduto anche per la pista ciclabile di Vasto Marina, una zona franca per la piccola criminalità, se non addirittura una via di fuga.
Si rende indispensabile, quindi, prevedere non soltanto un sistema integrato di videosorveglianza, ma l’ausilio della Polizia Municipale nel controllo della Via Verde, anche per ridurre i fenomeni di vandalismo.