Non è una moschea, né una 'cittadella islamica', quella sorta nella zona del centro storico di Vasto, ma è una sala di preghiera per musulmani. Una stanza di pochi metri quadrati, ''sobria'', e soprattutto al servizio della comunità islamica, sempre più numerosa in città . Nei giorni di preghiera è facile notare fuori dalla sala alcuni fedeli che arrotolano i tappeti che poco prima erano distesi per accogliere le prosternazioni in direzione della Mecca. Non si tratta di una struttura architettonica in vero stile islamico, quanto piuttosto di un piccolissimo appartamento, ristrutturato, in uno dei quartieri del centro storico prevalentemente abitato da musulmani. Decine di fedeli affollano la sala lasciando riecheggiare nell'aria le invocazioni e i versetti del Corano, come in uno dei tanti paesi della mezzaluna. Nei giorni scorsi, in occasione della fine del Ramadan, i musulmani hanno vissuto un momento di religiosità per i fedeli dell'Islam che, come ha sottolineato nel messaggio agli amici musulmani il cardinale Dionigi Tettamanzi, rappresenta un «tempo di impegno spirituale, di preghiera e di pratica del digiuno, mentre per noi cristiani è ormai prossimo il tempo di Avvento che ci prepara, con la preghiera, al Natale di Cristo. Cristianesimo e Islam sono religioni differenti perché non si rifanno alla medesima Rivelazione, ma entrambe riconoscono come padre comune Abramo, che ci ha insegnato a credere nell'unico Dio. Per questo tra cristiani e musulmani, se sappiamo incontrarci in atteggiamento di rispetto, di reciproca stima e disponibilità al dialogo, possiamo scoprire significativi punti di contatto sui grandi valori spirituali ed etici''.