Studenti in piazza questa mattina a Vasto per manifestare il loro dissenso contro il ripristino degli esami di riparazione e il numero chiuso per l'accesso alle facoltà universitarie. Gli studenti protestano per ricordare ai ministri Fioroni e Mussi gli impegni presi per l'autunno e ribadire le proprie posizioni sulle riforme della scuola e dell'università . ''Chiediamo al ministro - spiegano alcuni ragazzi - una risposta sul provvedimento relativo ai debiti formativi, che vede la nostra contrarietà : non vogliamo sistemi rigidi del recupero e della didattica e siamo certi dell'inapplicabilità della norma senza un forte investimento di risorse per l'attivazione delle attività di recupero nelle scuole. Chiediamo che venga delimitato il ruolo dei privati, per non tornare al caro vecchio 'riparificio' delle lezioni private, discriminatorie e ingiuste''. Le istanze avanzate al ministro dell'Università , Fabio Mussi, prendono le mosse dai recenti scandali per i test di ammissione a Medicina, ma non solo. Chiesta, inoltre, ''l'abolizione dei libri di testo obbligatori e degli esami di riparazione'', reintrodotti dal ministro Fioroni pochi giorni fa e locali scolastici adeguati alle loro esigenze. ''Il prezzo dei libri - hanno detto tra l'altro alcuni componenti di 'Azione Studentesca' - rappresenta una vera e propria discriminazione, che impedisce la reale applicazione del diritto all'istruzione, in teoria garantito a tutti quanti a prescindere dal censo. Troppe famiglie sono costrette a scegliere il tipo di scuola in base al prezzo dei libri e gli esami di riparazione non sono altro che un provvedimento per riportare indietro la scuola in quanto generano il circolo vizioso delle lezioni private, in nero, visto che i corsi recupero delle scuole sono inadeguati''.