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Crollo del muro di contenimento dei Giardini d'Avalos, indagato l'ex sindaco Lapenna

L'episodio nel gennaio del 2015. Non avrebbe adottato "adeguate misure atte a scongiurare il possibile pericolo per l’incolumità pubblica"

redazione
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Luciano Lapenna, ex sindaco di Vasto, è indagato dalla locale Procura per il crollo di parte del muro di contenimento dei giardini di Palazzo d’Avalos, avvenuto la mattina del 24 gennaio 2015.

Il procuratore capo, Giampiero Di Florio, contesta all’ ex primo cittadino, attuale consigliere comunale del Pd, di non aver adottato allora adeguate misure atte a scongiurare il possibile pericolo per l’incolumità pubblica.  

All’epoca ci furono diversi esposti, anche da parte di esponenti politici d’opposizione, allarmati dal crollo che causò lo sgombero di alcuni sottostanti fabbricati ma, per fortuna, nessun ferito. Con Lapenna, consigliere comunale e segretario vastese del Pd, sono indagati anche gli ex dirigenti comunali Enzo Marcello e Roberto D’Ermilio, ora in pensione e il loro collega, tuttora in servizio, Lino d’Annunzio

E’ stato lo stesso Lapenna, stamane, a diffondere la notizia sul suo profilo Facebook. “Indagato per il cedimento del muro dei giardini d’Avalos. Poveri sindaci!!!”

“Ancora una volta – ci ha detto poco fa – un sindaco viene chiamato in causa per responsabilità legate alla manutenzione, con tutte le difficoltà di cassa che attanagliano i pubblici amministratori. Di questo passo bisognerebbe – aggiunge Lapenna – chiudere strade a rischio e, chissà, persino Palazzo d’Avalos. E’ la prova – conclude Lapenna – che con l’aumento delle responsabilità, in pochi saranno più disposti a fare il sindaco”.

Lapenna, che si dice sereno, è difeso dall’avvocato Fabio Giangiacomo.

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