Un'altra 'puntata', questa mattina al Tribunale di Bari, della scottante vicenda giudiziaria riguardante il magistrato vastese Antonio La Rana, sul capo del quale pendono i reati di tentata concussione, favoreggiamento, abuso d'ufficio, concorso in calunnia, concorso nella violazione di sistemi informatici e nella rivelazione del segreto d'ufficio. In ballo anche le posizioni di Silvio De Vincentiis, Mariarosa Catania, Giuseppe Di Risio, Piero Funicella, Angiolino Fanale, Stefano Moretti, Silvia Celenza, Giuseppe Forte, Ciro D'Augelli, Giovanni Petroro e Luigi Malandra, per i quali il sospetto reato è di favoreggiamento. Mentre i difensori di questi ultimi, a vario titolo, eccepiscono l'incompetenza territoriale del Tribunale barese, il pubblico ministero Di Napoli ha ripercorso le tappe che hanno portato alle accuse formulate, chiedendo il rigetto delle eccezioni sollevate. La Rana, poi, ha voluto rendere delle dichiarazioni spontanee, cercando di smontare il ''castello accusatorio'' nei suoi confronti. Il giudice Caso ha poi deciso di fissare un calendario per gli interventi dei diversi avvocati difensori, programmati per i prossimi 7 e 21 novembre e 12 dicembre. Una vicenda che si trascina ormai da quasi un anno. Il giudice Caso, dopo aver ascoltato le parti in causa, dovrà stabilire se procedere con il rinvio a giudizio dei dodici coinvolti.