''Le modifiche al Prg vanno fatte, ma in maniera migliorativa e chiara e senza penalizzare alcuno''. Le parole di Michele Notarangelo, consigliere comunale del ComitaÂto Civico, riassumono la posizione del centrodestra riguardo alla nuova normativa del Piano Regolatore presentata dalla Giunta Lapenna nel corso dell'ultimo Consiglio comuÂnale e rinviata per l'approvazione sulla pressione esercitata dall'enorme numero di emendamenti presentati dall'opposizione attualmente al vaglio della Commissione comunale Urbanistica. Sono complessivamente 139 proposte di modifica, di cui 86 presentate dal Comitato Civico, 33 da Alleanza Nazionale e 10 da Forza Italia. Una posizione di netta contrarietà quella dell'intero centrodestra sostenuta a spada tratta da Giuseppe Tagliente, per il quale '' la modifica della normativa, nei termini in cui è stata presentata, è una sostanziale variante di piano che manifesta chiaramente il disegno ideologico di questa amministrazione di sinistra di punire i proprietari, soprattutto i piccoli, comprimend in maniera inaccettabile il diritto di proprietà dei cittadini''. Secondo l'esponente del centrodestra, a cui fanno eco i consiglieri del Comitato Civico, Marcello e Marcovecchio, tutto il comparto edilizio rischia la paralisi completa per l'effetto dell'apÂprovazione di queste nuove norme. '' Non può passare come una modifica migliorativa del Prg l'introduzione di norme vessatorie, come quella che prevede il lotto minimo di 500 mq, o come quelle che bloccano ogni attiÂvità di recupero abitativo all'interno del centro storico''. Sulla questione manifesta dubbi e perplessità anche il ''Movimento Pulito per Vasto'': ''La confusione regna sovrana - si legge in una nota dell'esponente Antonino Spinnato - se è vero che le pompe di benzina sono state inserite come possibile arredo urbano all'interno delle nuove norme tecniche di attuazione del Prg. Siamo sempre di più convinti che la strada maestra per risanare lo scempio urbanistico vastese sia la variante al Prg, perché strumento più democratico e partecipativo''. Spinnato chiama in causa, poi, le divisioni in atto nella maggioranza. I tentativi 'centristi' di riunire tutto in un unico emendamento per poi andare alla prova di forza, la dicono lunga sul nulla che aleggia sulla compagine governativa (si va avanti a tentoni). Concludendo rinnoviamo il nostro invito affinché sia rivisto il Prg non semplicemente attraverso le nta, la revisione di quest'ultime rappresenterebbe solo un palliativo che potrebbe creare problemi giuridici non indifferenti.