Ha patteggiato la pena, sospesa, a 2 anni e 8 mesi di reclusione, Mattia Lammanda, il 26 enne che, alle 4.30 del 17 luglio 2016, era alla guida della Fiat Panda, a bordo della quale, trafitti dal guardrail sulla Statale 16, persero la vita gli amici per la pelle Andrea Marinelli e Domenico Castrignanò, poco più che ventenni.
Lo ha deciso il Gup del Tribunale di Larino, Veronica D’Agnone, che ha pure disposto la sospensione della patente di guida per un anno a Lammanda e il risarcimento danni alle parti civili, le famiglie delle due giovani vittime, rappresentate in giudizio dagli avvocati Filippo Di Risio e Alessandra Cappa.
Il patteggiamento ha messo fine alla dolorosa vicenda giudiziaria seguita alla tragedia della strada di poco meno di due anni fa: era ancora buio quando in quattro tornavano da Termoli a Vasto. Sulla nazionale Adriatica, in territorio di Montenero di Bisaccia, la Panda uscì di strada e il guardrail sfondò l’abitacolo provocando la morte di Andrea e Domenico, che viaggiavano sul lato destro, uno davanti all’altro.
Le perizie, lunghe e meticolose, hanno stabilito che i ragazzi non si stavano scattando un selfie col telefonino. Lammanda, che rimarrà segnato purtroppo per sempre dal rimorso per la tragedia, è stato difeso dagli avvocati Giovanni e Antonello Cerella e dalla collega Silvia Ranalli.