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SANITA', LE PRIORITA' DEI DEMOCRATICI DI SINISTRA

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''Il problema vero non è il numero di Asl nella regione, quanto di riuscire a garantire prestazioni certe e migliori al cittadino''. E' stato uno dei passaggi dell'affollata conferenza stampa di questa mattina, tenutasi presso la sede di Vasto in piazza del Popolo dei Democratici di Sinistra. C'erano il parlamentare del territorio, Arnaldo Mariotti, il suo collega frentano Luigi Borrelli, gli assessori provinciali Giovanni Di Fonzo e Luciano Lapenna, i sindaci diessini di Atessa, San Salvo e Cupello, Giuseppe Cellucci, Gabriele Marchese e Angelo Pollutri, ed il presidente del Consiglio comunale di San Salvo, Giovanni Mariotti. Un incontro coi rappresentanti della stampa per precisare e chiarire quelle che sono le priorità della sanità sul territorio ed a livello regionale ed evitare ''fughe in avanti'' che non sortiscono effetti per quella che è la questione principale sul piatto: la necessità di contenere, concretamente, i flussi definiti oggi ''incontrollati'' della spesa sanitaria. Come? Tra gli strumenti proposti vi sono la cosiddetta ''appropriatezza delle prestazioni'' da ottenere tramite una specifica legge che riesca a mettere dei ''paletti'' nelle attività condotte dalle strutture sanitarie, sia pubbliche che private, e poi, fondamentale, il riequilibrio della spesa a favore del servizio sanitario pubblico. ''Anteporre la questione del numero delle Asl a queste necessità - ha detto tra l'altro l'onorevole Mariotti - è senz'altro fuorviante''. Tra i punti fondamentali, ha specificato ancora il parlamentare, vi sono la centralità della sanità pubblica, l'importanza degli ospedali territoriali che vanno rafforzati piuttosto che smantellati, la sanità di prossimità (da garantire attraverso tutta una serie di prestazioni che portino soltanto in ultima istanza gli utenti in ospedale). Per Borrelli la priorità è il controllo della spesa: ''Siamo interessati a questo obiettivo, altrimenti lo sballo dei conti non s'arresterà mai. Bisogna ricondurre a sostenbilità finanziaria la spesa sanitaria e riequilibrare il rapporto pubblico/privato''.
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