È stata una cerimonia solenne e partecipata, quella di stamani a Vasto, al Monumento ai Caduti in Piazza Caprioli, per onorare i Martiri delle foibe e per ricordare l’esodo istriano, fiumano e dalmata del secondo dopoguerra.
Organizzata dal “Comitato 10 Febbraio”, presieduto in provincia di Chieti da Marco di Michele Marisi, con i patrocini del Comune di Vasto e della provincia di Chieti, e con la collaborazione di ‘Giovani In Movimento’, alla manifestazione hanno preso parte anche il Sindaco della città, le Forze dell’Ordine, le associazioni combattentistiche e d’Arma, ed i cittadini.
Dopo la deposizione della corona d’alloro, accompagnata dal silenzio fuori ordinanza, è stato Marco di Michele Marisi ad aprire la cerimonia ricordando come sia “fondamentale far conoscere soprattutto alle giovani generazioni quello che accadde in Italia nel secondo dopoguerra per mano dei partigiani di Tito e di quelli italiani, per stimolare una coscienza critica che li induca a leggere la storia a trecentosessanta gradi, senza che vi siano più colpevoli omissioni come quelle che per anni hanno tenuto nascosta una pagina dolorosa di storia del nostro Paese”.
Anche il Primo Cittadino, Francesco Menna, ha ricordato “le colpe dei comunisti di Tito”, evidenziando come sia necessario “un ricordo condiviso”.
Poi è stata la volta del Prof. Antonio Fares che ha ripercorso il periodo storico del secondo dopoguerra al confine orientale, ed infine dell’esule istriana Magda Rover che ha raccontato la sua esperienza di esule e di testimone vivente degli eccidi.
“Comitato 10 Febbraio” Vasto