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Carenza idrica, tra reti colabrodo, dispersioni e utilizzo improprio dell'acqua

Presto un dossier dei volontari dell'associazione Eco School Ambiente e Cultura sulla situazione nel territorio

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Reti colabrodo, dispersioni idriche, ma anche vigneti ed uliveti irrigati con acqua potabile.  Hanno scovato situazioni al limite della legalità i volontari dell’associazione Eco School Ambiente e Cultura sguinzagliati sul territorio da Paolo Leonzio che del sodalizio è il presidente.

I risultati di questi controlli sono contenuti in un dossier che verrà presto messo a conoscenza delle autorità competenti. Le verifiche effettuate con sopralluoghi e analisi di campioni di acqua prelevati da tubi “volanti” dimostrano come, a fronte di condotte colabrodo che perdono, stando a quanto riferito dal presidente della SasiGianfranco Basterebbe, fino a 50 litri di acqua al secondo, ci sono dispersioni, falle e approvvigionamenti illegali.

“La Sasi ha asserito che a Vasto non arriva acqua sufficiente al fabbisogno di residenti e turisti e che occorrerebbero 8 milioni di euro per il potenziamento della rete idrica”, ricorda Leonzio, “suggeriamo al presidente della società, Basterebbe di percorrere 800 chilometri a piedi lungo le reti idriche del territorio per recuperare l’acqua, controllando la provenienza di quelle utilizzate per irrigare alcuni vigneti ed uliveti, orti e campi e analizzandola. La nostra associazione con grande spirito di sacrificio dei volontari lo sta già facendo. Come promesso forniremo notizie oltre che in merito, anche su discariche e torrenti del territorio abruzzese che trasportano in mare materiale organico proveniente da bagni e cucine, conclude il presidente di Eco School.

L’intervento del sodalizio fa il paio con le segnalazioni effettuate nei mesi scorsi sulla dispersione di acqua in località San Tommaso, a ridosso della pista ciclabile di Vasto Marina. Lo zampillo continuo, oltre a far disperdere il prezioso liquido nel terreno, ha reso per settimane inagibili gli accessi al mare in quel tratto di litorale caratterizzato dalla presenza di rarissime dune. L’associazione ha inviato un esposto in Procura e ha annunciato di volersi costituire parte civile.

Non è l’unica situazione critica. Basta prendere nota delle continue segnalazioni dei cittadini per rendersi conto di quanto siano diffuse le perdite. E non c’è da stupirsi se si considera che la rete idrica a Vasto è fatiscente. Per ripararla e realizzare nuovi tratti di condotte occorrono otto milioni di euro, cinque dei quali già finanziati.

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