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Verso il gemellaggio Vasto-Bari: "Intenzione nobile e duratura"

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So bene che la firma del protocollo d’intesa, siglata dai sindaci di Bari e Vasto, per giungere al gemellaggio tra le due città, a qualcuno ha fatto arricciare il naso, a qualche altro ha fatto ipotizzare nomi diversi, dentro e fuori Regione, dentro e fuori l’Italia. Se facessimo un referendum, ogni cittadino indicherebbe una città diversa con la quale gemellarsi. L’Istituzione comunale dev’essere naturalmente aperta all’incontro, allo scambio, all’arricchimento reciproco con altre realtà. Certo, occorre (ri)dare al tema, vorrei dire all’Istituto del gemellaggio, un’importanza vitale e (stra)ordinaria evitando, magari a distanza di qualche anno, di dimenticarsi dello stesso, facendo passare l’evento come una magnifica cerimonia iniziale, con tanti buoni propositi e niente più.

Ascoltando le parole di Francesco Menna e di Antonio Decaro mi è parso, al contrario, di cogliere un’intenzione nobile e duratura, animata non solo dal rispetto sacrale per la figura di San Nicola, ma dalla volontà di recuperare passato e tradizione per coniugarli al presente e, soprattutto, di impostare, guardando al futuro immediato, una collaborazione feconda, riempendola di contenuti di valore, che è possibile se sollecitiamo istituzioni e popolo, politici e cittadini, eletti ed elettori.

Il Sindaco di Vasto ha ringraziato tutti i Consiglieri comunali, di ogni parte politica e civica. La minoranza ha designato il collega Guido Giangiacomo come membro del Comitato, dimostrando di credere senza alcuna riserva al gemellaggio.

Bari non è soltanto una splendida città del Mezzogiorno, è una metropoli del Mediterraneo. Bari è il Sud vivo, che non si è mai arreso alle tante difficoltà, persino ancestrali, che ha dovuto e che continua ad affrontare. Penso, sul versante della Cultura, ai suoi uomini migliori, penso all’Editore Laterza, a quanto ha rappresentato e rappresenta per la ricchezza del Paese, penso…al pensiero meridiano, suggellato da Franco Cassano, di un Sud che ci appartiene, che scorre nelle nostre vene.

Vasto e Bari, Bari e Vasto possono, con i due fari che si guardano, segnare qualcosa di importante, qualcosa che resti e che continui. Non dipende dalle nostre parole. Dipende dalle nostre azioni, da come sapremo dare corpo a un gemellaggio che è molto di più di due firme su una pergamena. Anche se senza le due firme, senza l’intenzione che ha sorretto le due penne, nessun vero incontro sarebbe stato possibile.

Foto di Massimo Molino

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