La detenzione ai domiciliari, con braccialetto elettronico di controllo al polso, non gli hanno impedito di porre in atto atti illegali.
E' per questo che gli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di Vasto hanno arrestato un giovane di etnia rom residente a Vasto, il 24enne Santa Bevilacqua, contestando nei suoi confronti l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
L’uomo, per reati precedentemente commessi, era già sottoposto alla misura dei domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.
A seguito di accertamenti e controlli finalizzati al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, gli operatori della Squadra Anticrimine, da tempo, avevano riscontrato un intenso andirivieni di persone dedite all’uso di sostanze stupefacenti nei pressi dell’abitazione del Bevilacqua.
In particolare nello scorso mese di maggio, constatata la presenza di alcuni tossicodipendenti, gli operatori avevano effettuato un mirato servizio di appostamento e osservazione nelle zone adiacenti l’abitazione dell’uomo, decidendo così di effettuare un’irruzione all’interno dell’abitazione dell’uomo. Sul tavolo della cucina veniva trovata la somma di circa 55 euro, quale provento di una precedente cessione di sostanze stupefacenti; mentre, addosso a Bevilacqua, occultato negli slip, si rinveniva un involucro di cellophane trasparente contenente gr. 8 di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”.
Stupefacente e denaro venivano opportunamente sequestrati.
Considerato che era stato condannato in secondo grado alla pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione, nonché al pagamento di una multa di 1.500 euro per il reato di concorso in rapina aggravata, la Corte d’Appello dell’Aquila, per tali fatti, ha ritenuto revocare la detenzione domiciliare e sottoporre il predetto al regime carcerario.
Inoltre, parallelamente, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vasto, opportunamente informata dal locale Commissariato, avanzava richiesta di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere a carico del Bevilacqua per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Provvedimento emesso nei giorni scorsi dal Gip del Tribunale di Vasto e notificato in carcere dai poliziotti di via Bachelet, ritenendo il ragazzo persona di elevata e allarmante pericolosità sociale.
Gli uomini del Commissariato continuano, dice il dirigente, il commissario capo Fabio Capaldo, l’attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nella nostra città.