Irregolarità formali, forse solo meri errori materiali, ma che potrebbero avere inficiato il risultato elettorale del giugno 2016. La decisione della Corte d’Appello dell'Aquila – che ha cancellato dagli elenchi 30 presidenti di seggio su 43 per “gravi irregolarità” – fa riaccendere i riflettori sulle elezioni comunali dello scorso anno, vinte dal sindaco Francesco Menna per soli 123 voti in più rispetto allo sfidante del centrodestra, Massimo Desiati.
Allora la coalizione perdente decise di non fare ricorso, ma oggi quella decisione appare ai più sbagliata. Non solo alla luce di quanto emerso in queste ultime ore, ma anche in considerazione di una lettera datata 23 giugno 2016 e firmata dal giudice Italo Radoccia in qualità di presidente della Commissione elettorale, in cui venivano ravvisate le irregolarità che hanno spinto i giudici aquilani a cancellare i 30 presidenti di seggio dall’albo. Tra questi c’è anche l’avvocato Corrado Squadrone.
“Dicono che ci sono state delle irregolarità, ma le elezioni sono state convalidate”, chiosa il legale, “perché solo ora, a distanza di un anno emergono questi vizi? Sono tranquillo. Ho fatto il presidente per molti anni a Vasto, Casoli e Scerni. E’ sempre andato tutto bene”.
Per il centrodestra, che non ha mai digerito la sconfitta, si aprono nuovi scenari.
“Non lasceremo cadere così la cosa”, avverte Alessandra Cappa, consigliera comunale di Unione per Vasto, “ci rivolgeremo ad un esperto di legge elettorale per acquisire un parere. In Italia ce ne sono pochi, ma ne cercheremo uno autorevole per verificare se ci sono gli estremi per un ricorso. Perché non lo abbiamo presentato un anno fa? Se avessimo avuto qualche elemento in più avremmo sicuramente impugnato la proclamazione del sindaco”.
Della lettera firmata da Radoccia, quella che ha spinto la Corte d’Appello a cancellare i 3/4 dell’intero contingente assegnato al Comune di Vasto per sovrintendere alle operazioni di voto e allo scrutinio, nessuno sapeva niente.
“Sono notizie riservate”, spiega il giudice, “si tratta di una procedura interna. E’ pubblico solo l’esito finale del procedimento”.
A rendere nota la decisione della Corte d’Appello dell’Aquila, notificata ai diretti interessati in questi giorni, sono stati la Cappa e Giuseppe Tagliente, fondatore della lista “Unione per Vasto”. Entrambi sollevano più di un dubbio sul risultato elettorale.
“Se 30 presidenti su 43 non hanno svolto bene il compito che è stato loro affidato, come viene sancito addirittura con un provvedimento di censura e di radiazione, è azzardato dubitare del risultato delle elezioni comunali dell’anno scorso?”,chiedono i due esponenti della compagine civica.
LA NOTA DEL MOVIMENTO 5 STELLE. "Si resta basiti nell'apprendere che la Corte d'Appello dell'Aquila ha radiato dall'albo, per ragioni molto serie, circa i due terzi dei presidenti di seggio nelle ultime elezioni amministrative Vastesi. Mentre molti degli attori principali tacciono, raggelati in un comprensibile imbarazzo, sembra invece doveroso porre evidenza sulla gravità del fatto accaduto. Nel contesto cittadino, in cui l'amministrazione della città è stata assegnata sulla base di uno scarto di voti piuttosto contenuto, ci chiediamo quanto possano aver influito le irregolarità contestate dalla Corte d'appello ai presidenti di seggio sull'esito finale della competizione. Un dubbio più che lecito, alla luce dei fatti, che mina ancora la già flebile fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Una vicenda drammatica, che ha richiesto un intero anno per far emergere la verità sul comportamento dei presidenti, impedendo di fatto ogni ricorso da parte degli sconfitti, che comunque pretendono un’indagine seria sui risultati elettorali. Un’altra domanda ci sorge spontanea e doverosa: la vicenda riguarda solo il ballottaggio o coinvolge le elezioni vere e proprie? Una distinzione obbligatoria che ci vedrebbe, nel secondo caso, direttamente coinvolti in tale vicenda. Il Movimento 5 Stelle Vasto chiede a gran voce che sia fatta chiarezza al più presto; che le risposte alle domande siano in grado di offrire agli elettori Vastesi il rispetto dovuto. Il cittadino ha il diritto di sapere se il valore del proprio voto sia stato alterato dalle inefficienze degli organi preposti."
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