Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

All'Agenzia per la Promozione Culturale tanti bambini e genitori per conoscere Distrabella

Un racconto scritto da Claudia Gattella e illustrato da Michela Pollutri

Condividi su:

Uno stimolate pomeriggio in allegria, quello trascorso ieri, 16 maggio, all'Agenzia per la Promozione Culturale di Vasto. Tanti bambini e genitori accorsi per conoscere Distrabella, il personaggio dell'omonimo racconto scritto da Claudia Gattella.

Illustrato da Michela Pollutri ed edito dalla casa editrice "Caravaggio" di cui lei stessa è stata la fondatrice nel 2007, Distrabella ha conquistato proprio tutti, adulti e bambini.

Un'occasione per stare insieme. I più piccoli coinvolti in un divertente laboratorio, i più grandi invitati ad ascoltare le riflessioni dei professionisti che, a diverso titolo, hanno contestualizzato e fornito una chiave di lettura del libro.

Presenti al tavolo, coordinato dalla scrittrice Patrizia Angelozzi, il dirigente scolastico della Nuova Direzione Didattica, Nicoletta Del Re, lo psicologo e psicoterapeuta dell'età evolutiva, Luigi Gileno e la scrittrice Raffaella Zaccagna, che ha deliziato il pubblico col suo talento di lettrice creativa ad alta voce.

"Il libro - ha esordito Nicoletta Del Re - è un'integrazione perfetta tra storia e illustrazioni, fino a far sembrare immagini le parole stesse. Il tema è la distrazione, un argomento molto impegnativo. Spesso i bambini distratti preoccupano le maestre. Tra le righe di questo racconto impariamo a capire non solo che a volte gli adulti sono più distratti dei bambini, ma che tutto può diventare un'opportunità. Distrabella è una bimba pronta all'inaspettato. Bisognerebbe vivere ogni tanto l’esperienza dei ruoli che si capovolgono: i bambini posso insegnare molto e bisogna saperli ascoltare. Crescere insieme a loro, perché nessuno sa quello che si deve fare, ma si impara facendo.

Se bisogna preoccuparsi o no della distrazione, l’ha chiarito, nel corso del suo intervento, lo psicologo Luigi Gileno: “non bisogna patologizzare dei tratti che sono distintivi e propri di un bambino in buona salute. Vorrei parlare infatti dei sintomi del bambino sano. Innanzitutto non è un adulto. La curiosità fa parte del suo processo di crescita. Il bambino sano vuole stare all'aria aperta. Vuole avere anche delle regole, un contenimento da parte di entrambi i genitori. Il bambino sano è chiassoso e vivace. È digitalfree.”

Non potevano mancare alla fine le riflessioni delle autrici del libro, Claudia Gattella alla scrittura e Michela Pollutri alla illustrazione, entrambe d’accordo sull’importanza di leggere sin da quando il bimbo è nella pancia. “Non c’è bisogno – ha detto la Gattella - di creare un ambiente formale per il momento della lettura. Leggete insieme ai vostri figli con i piedi all'insù o su un lenzuolo messo a terra oppure costruendo una piccola capanna. Mettete nella borsa un libro al posto dei sispositivi elettronici per intrattenere i vostri bambini nei momenti che percepiamo di stress. Stimoliamo così il pensiero divergente. In questo modo raccoglierete le loro emozioni, restituendole loro in modo che possano viverle, superarle ed esorcizzarle”.

Condividi su:

Seguici su Facebook