Si cominciano a vedere i primi effetti della raccolta delle firme promossa da Ugo Aloè e Maria Amato.
Il direttore sanitario aziendale della Asl di Chieti, Vincenzo Orsatti, ci fa sapere che l'angiografo da impiantare a Vasto è stato acquistato, anche se personalmente dubito che questo sia avvenuto.
Però sono stato educato a dare fiducia, salvo poi ritirarla quando mi accorgo di essere stato preso per il culo. E alla luce di quanto detto dall'Orsatti, sorgono spontanee le domande:
1. Se l'emodinamica a Vasto non è prevista nell'atto aziendale, strumento che disciplina la propria organizzazione, come fa, l'Orsatti, ad aprire il servizio?
2. Se è stato già acquistato un angiografo per Vasto, quand'è stata espletata la gara e dove è stato posizionato nel frattempo?
3. Dove sono stati individuati gli spazi per impiantare il nuovo servizio di emodinamica?
4. Se l'angiografo è stato già acquistato ed è nella disponibilità della Asl, accantonato in qualche magazzino, non c'è il rischio, in attesa all'individuazione degli spazi, che diventi obsoleto con relativo danno erariale a carico del management? Il nostro unico interesse è garantire a questo territorio un servizio salva-vita, non ci interessano le chiacchiere, se qualcuno ci racconta fandonie e riusciamo a scoprire la verità proviamo sempre una certa soddisfazione, ma anche un po’ di amarezza.
Perciò, Orsatti e Flacco, si attivino per dare una risposta alle migliaia di cittadini che con la loro firma rivendicano un diritto costituzionale e facciano poche chiacchiere.