Dario Salvatori ha inaugurato nel pomeriggio la rassegna 2017 dei "Giovedì Rossettiani", dedicata quest'anno ai "Cant'Autori - Parole in musica".
L'evento, a cura del Centro Europeo Studi Rossettiani e del Comune di Vasto, con la preziosa collaborazione della Fondazione di Risparmio di Teramo, ha visto un'apertura col botto, non solo date la notorietà e l'esperienza dell'artista ma anche grazie al calore dimostrato dal pubblico che ha spesso riso e applaudito.
Salvatori è un punto di riferimento televisivo di ogni spettacolo musicale, è giornalista oltre che noto curatore di rubriche in riviste specializzate.
Salvatori, dialogando con il prof. Gianni Oliva, responsabile del Centro Europeo di Studi Rossettiani, e con il prof. Umberto Bultrighini dell'Università d'Annunzio, ha presentato il suo "Dizionario della Canzone" (Ed. Clichy) che rende omaggio alla storia e ai segreti di oltre sedicimila canzoni, con l'integrazione di circa mille ogni anno.
Dai capolavori del folk e del rock americano alla psichedelia e al pop inglese, dalla chanson francese al reggae giamaicano, alle sigle dei cartoni animati e alle hit più inaspettate provenienti da ogni parte del mondo, con particolare attenzione alla storia della musica italiana. Quest'ultima viene narrata sia attraverso le composizioni dei suoi maggiori protagonisti sia raccontando di quei personaggi considerati minori ma che non meritano di essere dimenticati.
Ciascuna canzone viene presentata con una scheda dall'analisi capillare, che ne racconta l'origine, le interpretazioni, i piazzamenti in classifica, le curiosità e gli aneddoti, completata dalle informazioni sui credits e, non ultimo, da un giudizio critico che assegna da una a cinque stelle.
Dario Salvatori ha parlato anche dei talent e dell'importanza per un artista di tornare ad esprimersi più sul palcoscenico che in uno show televisivo. Altro tema è stato il rapporto tra poesia e musica: "la canzone - ha detto Salvatori- ha dentro una magia che non la rende poesia ma un concentrato di emotività in tre minuti. Sono due mondi diversi e se un cantante vanta di essere un poeta allora è un vanaglorioso, basti pensare a Francesco De Gregori che rifiutava di essere considerato tale".
Tanti altri gli argomenti, come gli anni 60, le canzoni di Calvino, il gruppo dei cantacronache, cioè autori che pensavo di sfruttare il genere musicale per temi politici e sociali e che tentavano di esprimere così la loro ideologia, ma che poi non hanno avuto molto successo. Edoardo Vianello che del boom economico ha fotografato l'Italia di allora.
La musica, insomma, che segna ogni epoca e ne mostra gli aspetti che l'artista riesce a cogliere e raccontare.
Grande partecipazione è attesa anche nei prossimi incontri, vista la presenza di altri grandi nomi della canzone italiana.
Per i prossimi appuntamenti a ingresso gratuito si consiglia la prenotazione dei posti presso Il Centro Europeo di Studi Rossettiani o la Biblioteca Mattioli.
6 aprile
Mario Lavezzi
Come Nasce una Canzone - Spettacolo - Racconto
Chitarra Nicola Oliva – Voce Claudia D’Ulisse
Teatro Rossetti, Vasto, ore 21
20 aprile
Brunori Sas
A casa tutto bene ed altri racconti
Intervista-concerto con Paolo Talanca
Teatro Rossetti, Vasto, ore 21
27 aprile
Nada con Simone Caltabellota
Presenta Leonida (Ed. Atlantide, 2016)
Teatro Rossetti, Vasto, ore 21
04 maggio
Roberto Vecchioni con Giovanni Tesio
Presenta La vita che si ama. Storie di felicità (Einaudi, 2016)
Teatro Rossetti, Vasto, ore 21 ha fotografato l'Italia di allora.