Sono stati pagati i dipendenti della Casa di Riposo Sant’Onofrio, la storica residenza che ospita 37 anziane, finita nell’occhio del ciclone tre anni fa in seguito ad una ispezione dei Nas di Pescara.
Gli stipendi di gennaio e febbraio, la cui mancata erogazione era stata oggetto di una interrogazione consiliare, sono arrivati la scorsa settimana, mentre ieri il personale ha ricevuto la busta paga di marzo.
“C’è stato un ritardo imputabile ad un problema amministrativo”, spiega Sandra De Thomasis, presidente dell’Organismo straordinario per la gestione delle ex Ipab, teatina doc con alle spalle 17 anni di volontariato, “la situazione si è comunque sbloccata: giovedì i dodici dipendenti hanno ricevuto le buste paga di gennaio e febbraio, mentre marzo è stato pagato regolarmente. Sulla Casa di Riposo, che attualmente ospita 37 anziane, c’è una grande progettualità”, continua la presidente che ripercorre le tappe della nascita dell’Aspo, l’azienda per i servizi alla persona che ha ereditato la gestione della struttura socio-assistenziale vastese e di altre presenti nel territorio della provincia di Chieti.
“La Aspo è nata nel 2011, ma sono stati diversi gli amministratori che si sono avvicendati”, riprende la De Thomasis, “io sono stata nominata nel 2015 su indicazione dell’assessore regionale alle Politiche sociali, Marinella Sclocco. Nel corso di questi anni c’è stato anche un ricorso del Comune di Chieti che ha rivendicato la nomina dei componenti del Cda, ricorso che il Tar ha accolto”.
La presidente promette grande attenzione per la Casa di Riposo vastese, dove oltre a dodici operatori prestano servizio anche tre suore indiane. Con la loro presenza assicurano l’assistenza e la cura alle anziane ospiti nella struttura.
“Una volta che sarà nominato il Consiglio d’amministrazione ci sarà una riorganizzazione che ci consentirà di andare oltre la gestione ordinaria”, assicura, “c’è un progetto dell’importo di 400mila euro che ci permetterà di effettuare i lavori di ristrutturazione dell’edificio di proprietà del Comune concesso in comodato gratuito”.
Tornata alla ribalta nei giorni scorsi per i ritardi accumulati nel pagamento degli stipendi di gennaio e febbraio, la Casa di Riposo Sant’Onofrio è finita nell’occhio del ciclone nel 2014 dopo l’ispezione dei Nas che accertarono carenze strutturali, organizzative ed assistenziali, con il conseguente trasferimento di alcune anziane in strutture cittadine più adeguate.
La vicenda approdò nei mesi successivi al blitz nell’aula consiliare dove venne approvato un ordine del giorno il cui obiettivo era quello di ottenere un maggior coinvolgimento della Regione “per individuare le soluzioni più idonee al superamento delle criticità, al fine di evitare la chiusura della struttura, il trasferimento degli anziani e tutelare i diritti dei dipendenti”.
I riflettori si sono di nuovi accesi nei giorni scorsi con l’interrogazione di Alessandra Cappa, consigliera comunale della lista civica Unione per Vasto. L’esponente della minoranza ha chiamato in causa l’amministrazione comunale che nelle linee programmatiche di mandato annovera l’impegno di mantenere e riqualificare la struttura. Esplicito l’invito al sindaco Francesco Menna “di attivarsi per favorire l’immediato pagamento degli arretrati e degli stipendi ai dipendenti della Casa di Riposo e di seguire con maggiore attenzione la gestione del Centro”.