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Un percorso pedonale da via Santa Lucia alla Loggia Amblingh, torna in auge la proposta

Ivo Menna rilancia: 'nodo' la valorizzazione di via Anghella e la sua messa in sicurezza

redazione
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"Abbiamo già avuto modo di trattare questo argomento negli anni passati e le soluzioni proposte. Attualmente, stante una cultura primitiva legata al traffico veicolare e all’inquinamento da polveri sottili, e in assenza di un piano urbano del traffico (legge dello stato) D.L. 30 aprile 1992 art. 36, da noi sollecitato in tutti questi anni indietro, torniamo a finalmente porre l'attenzione su alcuni aspetti che riguardano la collettività in termini di sicurezza stradale, bonifica di siti, smantellamento di amianto, bellezza paesaggistica, illuminazione, garanzie ai tanti vastesi che nelle ore post lavoro praticano lo sport collettivo delle passeggiate".

Inizia così un articolato intervento di Ivo Menna, ambientalista storico della città, che torna a suggerire l'impostazione di un percorso pedonale che possa mettere in collegamento via Santa Lucia, tramite via Anghella e proseguendo oltre, alla Loggia Amblingh ed anche alla chiesa di San Michele e, dunque, ad uno dei luoghi panoramici più amati di Vasto.

"La strada di collegamento tra la provinciale Istonia e via Santa Lucia (nei pressi dell’ospedale San Pio) - aggiunge Menna -, percorsa dalle auto nei due sensi di marcia, è sostanzialmente priva di: illuminazione, marciapiede, guardrail, strettissima e pericolosa sia per i pedoni che la percorrono di giorno sia per le stesse autovetture che sovente hanno avuto incidenti con gravi ripercussioni, strada costeggiata da fitte boscaglie di rovi e canne".

Da qui la proposta di un progetto che non impegna l'amministrazione comunale "con costi rilevanti ma che troverebbe il consenso della intera cittadinanza".

In primo piano c'è il collegamento tra la zona del centro storico e la zona di via Santa Lucia. "Dal punto di vista ambientale - spiega Menna - il percorso sarebbe: partire da sud, ovvero dalla chiesa di San Michele, percorrere la villa comunale e scendere sulla Loggia Amblingh, riaprendo i cancelli di Palazzo d’Avalos, introdursi nella Sala Colonna e proseguire su via Adriatica fino a raggiungere, superata la Chiesetta della Madonna delle Grazie, la piccola scalinata che ci porta sul ciglio della provinciale Istonia; realizzare un sottopasso evitando il traffico veicolare della medesima provinciale, immettendosi direttamente sulla bretella di Fosso Anghella e con la realizzazione di un marciapiede e una illuminazione adeguata e un guardrail a protezione, proseguire fino a raggiungere la chiesetta di San Nicola.

Un percorso di almeno 5 chilometri - rimarca - per chi ama il passeggio e lo stupore della vista incantata dei vari tratti di mare. Quale sarebbe il costo per l’amministrazione? Io credo pochissimo e naturalmente vanno incaricati gli uffici urbanistici e del demanio affinché si attivino per una ricognizione circa gli espropri.

Infine, provvedere e vietare la doppia circolazione di marcia stante la strettissima carreggiata che non consente una doppia circolazione. Naturalmente l’amministrazione farebbe opera sensibile e meritoria sia dal punto di vista della salute dei cittadini che della sicurezza stradale e con notevole abbattimento dei rischi per i pedoni che percorrono questo tratto di strada utile e importante per la città".

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