Scuole in disuso, fabbricati, locali commerciali, appartamenti, magazzini e il parcheggio coperto di via Martiri Istriani, assurto a “monumento degli sprechi”.
Sono venti gli immobili inseriti nel piano delle alienazioni 2017-2019, un lungo elenco di beni che l’amministrazione guidata dal sindaco Francesco Menna conta di mettere all’asta e dalla cui vendita ha preventivato di incassare 4 milioni e 708mila euro.
L’elenco è stato stilato dopo una ricognizione effettuata dagli uffici comunali nell’ambito dei beni di proprietà dell’ente. La scelta degli immobili non suscettibili di “utilizzo istituzionale” è stata effettuata tenendo conto di vari elementi, fra i quali la vetustà degli stessi che determina elevate spese di manutenzione, la loro dislocazione sul territorio comunale e la loro accessibilità.
Nella lista c’è anche il parcheggio coperto di via Martiri Istriani, alla Marina: duecento posti auto, attualmente inutilizzati, a ulteriore dimostrazione di quanto sia stato incauto l’acquisto da parte della amministrazione di centrodestra guidata dall’ex sindaco Giuseppe Tagliente che comprò la struttura – oggi inutilizzata ed in totale abbandono – pagandola circa due miliardi di vecchie lire. Il valore stimato è di un milione e 583 mila euro. Il primo e unico tentativo di vendere la struttura risale a tre anni fa, ma l’asta andò deserta, anche a causa dell’importo elevato.
L’amministrazione ora vuole riprovarci, ma è difficile che si riesca a trovare un acquirente. L’idea lanciata nei mesi scorsi dall’assessore al Patrimonio, Gabriele Barisano, era quella di vendere i singoli posti auto e non l’intero immobile. La soluzione, però, caldeggiata anche dal dirigente del settore, Alfonso Mercogliano, non è andata in porto visto che nel piano delle alienazioni è stato inserito l’intero parcheggio e non i singoli box. Di sicuro quella struttura rappresenta per il Comune solo un onere economico dal momento che l’ente paga circa 3mila euro l’anno per le spese condominiali. Senza considerare che il prolungato mancato utilizzo dell’immobile va ad incidere anche sullo stato manutentivo del fabbricato, oggi in completo abbandono e diventato ricettacolo di rifiuti.
Non sarà facile neanche vendere l’ex scuola di via Naumachia (759.795euro): due aste sono già andate deserte.