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Palestra a fuoco in via del Porto, vastese arrestato

L'episodio il 13 novembre scorso: 36enne accusato di incendio doloso aggravato dopo le indagini dei Carabinieri

redazione
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A conclusione di una articolata attività investigativa, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Vasto hanno tratto in arresto M. Y., vastese di 36 anni, con l'accusa di incendio doloso.

I fatti - Il 13 novembre scorso, qualcuno, dopo aver rotto una piccola finestra, accedeva all’interno della palestra “Kurosho Martial Arts”, al piano terra di un immobile di tre piani di via del Porto. Una volta all’interno, adoperando una bottiglia di plastica, cospargeva il pavimento di liquido infiammabile e dava fuoco. Le fiamme si propagavano subito per tutto il perimetro della palestra e solo grazie all’intervento di una squadra dei Vigili del Fuoco, sollecitata da un condomino, si scongiurava il peggio.

Infatti, sopra la palestra vi sono appartamenti abitati da numerose famiglie e qualora non fossero stati allertati celermente i Vigili del Fuoco sicuramente vi sarebbe stato concreto pericolo per l’incolumità delle suddette persone.

Le indagini - Sulla scena del crimine i Carabinieri recuperavano la bottiglia di plastica utilizzata per appiccare il fuoco dal quale, a seguito di mirati rilievi tecnici, venivano esaltate delle impronte digitali latenti. I militari del Nucleo Operativo altresì acquisivano anche tutte le immagini della videosorveglianza pubblica e privata che interessavano via del Porto e zone limitrofe. Quest’ultima verifica, unitamente al traffico storico dell’utenza mobile dell’interessato, permetteva di ricostruire tutto il percorso fatto dall’autore del reato.

Tutte le risultanze investigative, nonché quelle di laboratorio, permettevano di identificare il responsabile del delitto in M. Y. In tal senso, veniva redatta una informativa riepilogativa per mezzo della quale la Procura della Repubblica di Vasto richiedeva ed otteneva dal Giudice delle Indagini Preliminari una misura cautelare personale. I carabinieri davano esecuzione alla misura restrittiva a carico di M.Y. associando l’indagato presso la Casa Circondariale di Vasto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

Le indagini proseguono al fine di verificare se dietro il delitto vi sia un eventuale mandante. Ad ogni modo M.Y. dovrà rispondere di incendio doloso aggravato e rischia una pena sino a sette anni di reclusione.

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