"Che la trasparenza al Comune di Vasto sia un optional è cosa risaputa. Ma connettersi sulla pagina istituzionale del Comune, aprire il file delle delibere di giunta e vedere che esiste una cronologia che arriva regolarmente fino alla numero 48 'Progetto scolastico safety on the road' relativa alla seduta del 15 febbraio scorso, per poi riprendere il giorno 23 febbraio con la numero 60 e fino alla delibera di giunta numero 64 del 24 febbraio, è il colmo”.
La denuncia è del consigliere comunale di opposizione Nicola Del Prete, il quale su questa vicenda vuole vederci chiaro.
“Perché le altre 11 delibere, quelle che hanno una cronologia, ma non sono visibili ai consiglieri comunali, non sono state pubblicate?", si interroga Del Prete.
"E’ un modo alquanto strano di agire - dice ancora - da parte di chi è responsabile della trasparenza di questo Comune. Purtroppo, però, non crediamo alle sviste, piuttosto siamo convinti che tra le delibere non pubblicate e sconosciute a noi consiglieri comunali, anche solo come oggetto, ci possa essere qualche deliberazione approvata nella forma, con l’attribuzione del necessario numero cronologico, ma vuota di contenuto. Forse perché da perfezionare. Un modus operandi, se così fosse, clamorosamente illegittimo che insinua il dubbio della malafede. E se tra queste delibere non pubblicate ce ne fosse qualcuna, di natura obbligatoria, ancora in fase di stesura definitiva, saremmo difronte ad azioni spregiudicate ed irresponsabili. Nei prossimi giorni scopriremo se tra queste undici delibere di cui ad oggi non conosciamo i contenuti, salterà fuori qualcuna di vitale importanza per l’ente”.
Del Prete su questa vicenda vuole andare fino in fondo. “Intanto ho segnalato questa anomalia all’Anac (Autorità nazionale Anticorruzione) – conclude il consigliere di opposizione - ed al tempo stesso chiederò immediatamente gli accessi agli atti per avere, subito, le delibere mancanti con il contenuto approvato dalla giunta. Se non le avrò in giornata, vorrà dire che ipotizzare che ci sia chi debba ancora lavorarci per far quadrare i contenuti non è del tutto sacrilegio”.