Nei giorni scorsi personale della Polizia di Stato, in esecuzione del decreto emesso dal Tribunale di Chieti, ha sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza per la durata di 3 anni, un giovane vastese, del quale rese note le sole iniziali, P.C, 22 anni.
In passato il ragazzo, oltre che per reati contro il patrimonio, è stato denunciato e condannato più volte per lesioni personali aggravate, in concorso con altri, danneggiamento, violenza, minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Nonostante è stato anche destinatario della misura dell’Avviso Orale da parte del Questore di Chieti, il giovane non ha mutato la sua condotta di vita.
Spesso è stato colto in compagnia di pregiudicati e ha continuato a delinquere esercitando comportamenti intimidatori, in modo da assicurarsi l’impunità per omessa collaborazione investigativa delle persone offese, spaventate da possibili ritorsioni da parte del suddetto.
Non ha mai prestato alcuna attività lavorativa ed ha sempre vissuto di proventi ricavati da attività illecite.
In più occasioni è stato ritenuto responsabile in materia di violenza e lesioni di gruppo.
In particolare, lo stesso, dopo aver attirato le vittime con un pretesto, in un luogo appartato, ove erano appostati suoi complici, ha provocato loro lesioni gravissime tali, da essere sottoposte ad intervento chirurgico.
Per i fatti su detti, il Giudice del Tribunale di Chieti ha tenuto conto della personalità e particolare pericolosità sociale del soggetto, di elevata indole delinquenziale e ne ha disposto la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per 3 anni, con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
Il giovane dovrà inoltre osservare alcune prescrizioni, come quella di non detenere armi nell’abitazione, di non partecipare a pubbliche riunioni, di non allontanarsi dalla propria residenza senza autorizzazione, di presentarsi all’Autorità di Pubblica Sicurezza nelle ore e nei giorni prestabiliti, di rispettare gli orari imposti per rincasare e di non avere contatti con i contesti criminali in cui da sempre è inserito.