Quale futuro per il complesso Genova Rulli al centro di Vasto?
A riportare l'argomento in discussione è, tramite un'interpellanza, il consigliere comunale di minoranza Francesco Prospero, di Progetto per Vasto.
Prospero intanto ricostruisce la questione, sul piano amministrativo. Nel 2005, il Consiglio comunale di Vasto, con delibera n.47, decise di "acquisire in comodato d’uso il Complesso Genova Rulli in via Anelli di Vasto", sottoscrivendo un accordo in tal senso con l’Arcidiocesi di Chieti-Vasto. Nel contratto, di durata di anni 60, veniva stabilito il possibile allungamento di altri 2 anni per ogni 500.000 euro investiti, fino ad un totale massimo di ulteriori 20 anni.
Contestualmente il Comune cedette, in favore dell’Arcidiocesi, il diritto di piena proprietà della parte del fabbricato detto “del Carmine” , adiacente all’omonima chiesa, sede della Curia, e qui il Comune si obbligava, a propria cura e spese, ad effettuare tutti gli interventi di recupero e restauro necessari per il ripristino della fruibilità dell’immobile.
A più di 11 anni dalla sottoscrizione di quell'atto, rileva Prospero, la sede della Curia è stata ristrutturata in modo funzionale, mentre il Complesso Genova Rulli non risulta essere stato interessato da alcun intervento da parte delle amministrazioni comunali che si sono susseguite dal 2006 ad oggi e, così, uno dei "tesori del nostro centro storico, si presenta fatiscente, decadente, abbandonato e pericoloso". In aggiunta "alcuni malfattori, visto l’abbandono degli immobili, si sono recati al loro interno trafugando preziosi rivestimenti, decorazioni e accessori".
Il consigliere comunale fa poi riferimento all'iniziativa di alcune associazioni locali che, di recente, hanno "offerto il loro contributo, con l’ausilio di alcuni sponsor e di alcuni volontari e senza alcun costo per l’amministrazione, per il recupero e la manutenzione ordinaria del giardino botanico annesso al complesso edilizio. Dette associazioni - dice ancora Prospero - intendono, in collaborazione con gli enti preposti, rendere il giardino fruibile al pubblico, eliminando le erbacce che lo infestano e piantando alcune specie mediterranee già presenti in passato, in sintonia con l’epoca ed ambiente del manufatto che li contiene. Il recupero di detto patrimonio costituirebbe uno strumento per il rilancio e la riqualificazione del nostro centro storico e potrebbe, inoltre, essere un’attrazione turistica e culturale a livello nazionale e internazionale".
Da qui, dunque, l'interpellanza con la quale si chiede al sindaco Francesco Menna:
1) Se, durante il quinquennio di amministrazione Lapenna, dove Lei rivestiva il ruolo di Capogruppo del partito di maggioranza relativa, siano stati programmati e/o progettati degli interventi per il recupero del Complesso;
2) Se, l’attuale amministrazione, dall’inizio del proprio mandato abbia programmato e/o progettato degli interventi di recupero del Complesso;
3) Se, dal 2006 ad oggi, siano stai richiesti dei finanziamenti per il recupero del Complesso Genova Rulli;
4) Se, codesta amministrazione, è al corrente che, nell’estate scorsa, è franata una parte del solaio dell’edifico lato Via Roma e se, per la messa in sicurezza dello stesso, è stato fatto un sopralluogo e/o se sono stati adottati dei provvedimenti;
5) Quali sono le intenzioni dell’attuale amministrazione, in relazione alle proposte presentate da alcune associazioni per il recupero del giardino botanico, ossia se si intende accettarle e se, comunque, sono state oggetto di valutazione;
6) Infine, quali sono le intenzioni dell’amministrazione per il futuro, ossia se e come intende impegnarsi per il recupero e la messa in sicurezza del Complesso.
Nelle foto il giardino interno del Complesso (Giornate Fai di Primavera del 2010)