"Natale sicuro" è il nome di un'operazione di controllo messa in campo, in questo periodo di feste, dagli uomini della Compagnia di Vasto della Guardia di Finanza.
Nel bilancio di recenti verifiche finiscono il sequestro di oltre 750.000 luci di Natale prive del marchio CE e di più di 3.000 articoli di abbigliamento per bambini recanti marchi contraffatti e le contestuali sanzioni applicate.
Nel caso delle luci natalizie i finanzieri, coordinati dal capitano Marco Garofalo, le hanno ritrovate in un negozio di Vasto di cui titolare un uomo di nazionalità cinese. Tra gli scaffali 786.834 luci a led, risultate sprovviste della certificazione CE nonché dell’origine del paese di fabbricazione. La merce è stata sottoposta a sequestro amministrativo e al titolare della ditta è stata irrogata una sanzione amministrativa di 16.000 euro.
Per i capi di abbigliamento il servizio è scaturito da un controllo effettuato sul tratto autostradale A14 - compreso tra i caselli di Vasto Sud e Val di Sangro - nel corso del quale una pattuglia durante l’ispezione di un furgone rinveniva 3.428 articoli di abbigliamento per bambini, contraddistinti da marchio Disney. Marchio, però, contraffatto ed il tessuto e i coloranti di qualità scadente e pericolosa per la salute umana (da un semplice sfregamento la colorazione dell’articolo svaniva). Capi sequestrati ed autista del mezzo sul quale ritrovati denunciato alla locale Autorità Giudiziaria per violazione degli articoli 474 e 648 del Codice Penale (ricettazione e commercio di prodotti falsi).
"Il fenomeno della contraffazione - si legge in una nota diramata dal Comando provinciale della Guardia di Finanza - continua, purtroppo, a non essere percepito dagli acquirenti come realmente dannoso per l’economia, nonostante sia intimamente connesso ad altre forme di illegalità economico- finanziaria che inquinano il mercato e sottraggono alla collettività importanti risorse, quali l’evasione fiscale e contributiva, lo sfruttamento del lavoro nero ed irregolare, il reimpiego di capitali illeciti. Senza dimenticare i danni per la salute e la sicurezza dei consumatori, considerata la pericolosità e nocività dei prodotti utilizzati per la fabbricazione degli stessi, con contestuale fallace indicazione di origine e provenienza".