Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Davide D'Alessandro al sindaco Luciano Lapenna sulla questione Panoramic. ''Caro Sindaco, come sai, Polis è impegnato con tutte le forze per evitare che uno degli angoli più belli di Vasto, dopo l'abbattimento del Panoramic, possa subire l'ennesima aggressione urbanistica, con la realizzazione di lussuosi appartamenti per oligarchi dell'economia. In una città incantevole come Vasto non tutto può essere in vendita! Ci sono sentimenti, affetti, strade, vicoli, angoli che non si possono, che non si debbono toccare. Nicola Valentini, amministratore unico di Buysell, ci ha detto, con la freddezza tipica del banchiere, che una S.P.A. deve fare affari. Non voglio entrare nel merito. L'ho già fatto abbondantemente e con l'apprezzamento dei cittadini vastesi. Come coordinatore di Polis voglio farti una proposta che sia eventualmente di stimolo ad altre portate alla pubblica discussione, in modo da sostituire l'atteggiamento di chiusura e il silenzio assordante che ti accomuna, prima ancora che altri aspetti, a chi vuol fare soltanto affari. Perché, come sindaco della Città del Vasto, non eviti questo scempio e questo dolore ai cittadini vastesi?
Quella è un'operazione non condivisa, avversata da migliaia di loro, direi da tutti se eliminassimo per una volta risposte ideologiche e di parte. Alla domanda: su quel sito volete un nuovo albergo, con un centro congressi di cui Vasto ha tanto bisogno, una struttura pubblica in grado di ospitare eventi e manifestazioni di rilievo, o volete appartamenti? Pensi che ci sia un solo vastese a optare per la seconda soluzione? E tu, cittadino, che cosa preferisci? Valentini è pronto a rivendere. Fai tu una proposta, come Amministrazione Comunale. Non mi dire che non ci sono soldi! Un Comune come Vasto ha una notevole capacità di indebitamento in conto capitale, e poi potrebbe favorire, una volta acquistata l'intera area, l'ingresso di privati ma sempre per la realizzazione di una struttura a uso pubblico e al servizio della collettività . Quanto era, appunto, nel desiderio, ed è ancora nelle aspettative, dei cittadini vastesi che, negli anni Cinquanta, consegnarono quel sito al Conte Marzotto che, da gran galantuomo, vi realizzò il Jolly, albergo simbolo della nostra città e della costa adriatica. Pensaci! E' grande la tua responsabilità . Ascoltando le fredde parole di Valentini abbiamo provato dolore, come una fitta al cuore. Non tutto può essere in vendita a Vasto, anche se regole che eticamente ritengo, e non solo io, discutibili, lo consentano. Questa città ha passione e calore. La sento tutti i giorni palpitare. Provaci! Vasto te ne sarebbe riconoscente''.