I Carabinieri del Nucleo Operativo di Vasto, dopo 4 mesi di indagini, sono riusciti a smantellare una organizzazione criminale dedita alla commissione di truffe e riciclaggio di denaro.
I militari hanno deferito alla locale Procura della Repubblica, a conclusione di una prima fase investigativa, sei persone di nazionalità nigeriana e indonesiana, creatori di una compagine criminale che si avvaleva di falsi profili Facebook per scegliere le vittime da colpire.
Le indagini sono partite nel mese di agosto, quando una donna vastese di 65 anni denunciava ai Carabinieri di aver subito una truffa su internet. In particolare, la donna era stata contattata da un profilo Facebook, rivelatosi falso, che ritraeva l’immagine di un alto ufficiale dell’esercito degli Stati Uniti d’America il quale, il più delle volte, a sua detta, si trovava in missione a Kabul o in altri territori dove erano in corso conflitti.
Dopo circa un mese di chat, l’ignoto soggetto faceva credere all’interessata di essersi invaghito di lei e che era sua intenzione venire a vivere in Italia per sempre. Per dimostrare alla donna che i sentimenti erano sinceri il fantomatico ufficiale inviava un “pacco” contenente tutti i suoi risparmi che generalmente ammontavano a milioni di dollari. Nel frattempo, la vittima veniva contattata telefonicamente da un soggetto che si qualificava come “diplomatico”, nonché amico dell’ufficiale, il quale le comunicava che l’involucro era bloccato in dogana (in genere aeroporti di città asiatiche o europee) e quindi occorreva pagare una determinata somma di denaro per far si che il plico giungesse a destinazione. A questo punto incominciavano i versamenti su conti correnti e carte prepagate indicate dai furfanti alle vittime.
I Carabinieri hanno identificato 5 donne vastesi adescate con lo stesso modus operandi le quali, prima di accorgersi che si trattava di un inganno, hanno versato su vari conti la somma totale di circa 50 mila euro.
L’Arma di Vasto è convinta che vi sono ancora donne che per vergogna o per sconforto non hanno ancora denunciato di essere state anch’esse vittime di simili situazioni. A tal riguardo, si esorta la cittadinanza a tenere alta l’attenzione poiché, purtroppo, sono ancora molte le organizzazioni criminali che adoperano lo stesso escamotage per reperire donne che per vari motivi personali cadono in inganno.
La prima fase delle indagini si è conclusa con la denuncia alla locale A.G. di: N.A, nigeriano, 43 anni; N.K., 30; E.P., 43, tutti di nazionalità nigeriana, ed ancora: N.S., 35 anni; M.F., 32, e O.V., di nazionalità indonesiana, con il sequestro di alcuni conti correnti riconducibili agli odierni indagati. Non si escludono ulteriori risvolti nella vicenda.