Il sì a chioschi e gazebo nei bar del centro storico, con apposito provvedimento del Comune, illustrato nel corso di una conferenza stampa a palazzo di città.
A presiederla il sindaco Francesco Menna, soddisfatto per l'intesa con la Soprintendenza, dopo cinque anni di 'tira e molla'.
Il primo cittadino di Vasto, affiancato dal dirigente del IV settore Lino D'Annunzio e dall’architetto Laura D’Alessandro, coordinatrice tecnica tra i due enti, oltre che da alcuni componenti della Giunta, ha rivendicato con orgoglio il fatto che l’Amministrazione comunale, prima in Abruzzo e tra le prima in Italia, sia riuscita a formalizzare un accordo con la Soprintendenza che "concili le esigenze degli esercenti con le bellezze del centro storico cittadino".
“Si tratta di un accordo pilota – ha sottolineato Menna – il primo in Abruzzo tra un Comune e la Soprintendenza". Le strutture dovranno essere removibili, senza alcun ancoraggio alla pavimentazione stradale e pedonale. I dehors dovranno essere senza pedane o con pedane in legno dell’altezza massima di 10 centimetri o con altezza variabile entro i 40 centimetri, giustificati dalla pendenza del suolo. “Nell’accordo – ha poi evidenziato l’architetto Laura D’Alessandro – sono state individuate quattro aree (arancione, azzurro, verde e giallo), in base alle quali potranno essere posizionati, ovunque, pedane ed ombrelloni con determinati criteri. I dehors, invece, potranno essere installati solo nell’area verde (il cuore del centro storico) nonché nell’area gialla, laddove lo spazio lo consente)”.
I dehors attualmente esistenti - ha fatto sapere Lino D'Annunzio - che non sono stati autorizzati dalla Sorpintendenza, dovranno essere rimossi e adeguati ai nuovi criteri stabiliti nel protocollo d’intesa firmato lo scorso 26 ottobre. Importanza – ha concluso il dirigente - è stata data ai materiali e ai colori da utilizzare con il chiaro intento di uniformare i vari spazi, con prestigio architettonico”.
L’Amministrazione comunale, è stato infine comunicato, nel giro di tre mesi, modificherà i regolamenti comunali vigenti in materia, adeguandoli ai nuovi criteri fissati.