Quello che era nell'aria da tanto tempo ha trovato conferma, a livello ufficiale, questa mattina. Quattro circoli, su quattordici complessivi, della Margherita di Vasto hanno di fatto aperto uno ''strappo'' con i vertici del partito, annunciando il sostegno convinto della candidatura di Giuseppe Forte alla carica di sindaco. Una porta viene comunque lasciata aperta, quella delle primarie per l'individuazione di una candidatura unitaria, ma i margini sembrano ormai ridottissimi. Insomma, l'Unione sembra perdere i pezzi ed a questo punto, anche alla luce delle sortite di Rifondazione Comunista dell'altra mattina e dei Verdi (che sono tornati a richiedere le primarie), appare decisamente improbabile un'operazione di ricucitura e di recupero di un'unità complessiva. ''Gli oltre 2.300 voti riportati da Forte alle scorse regionali alle quali è risultato il più votato tra i candidati di Vasto a quella competizione - ha sottolineato Angelo Conti, portavoce del circolo 'Giuseppe Spataro' della Margherita - hanno rappresentato un messaggio chiaro, di cui però il direttivo del nostro partito non ha voluto tener conto. Ad una riunione dello scorso agosto si era convenuto di scegliere una candidatura tra Del Prete (attuale presidente ndr.) e Forte, ma quella scelta non è mai stata fatta. Ora noi rivendichiamo il diritto di poter decidere in autonomia e chiediamo le primarie perché‚ è giusto che a determinare i candidati siano direttamente i cittadini e non le segreterie dei partiti e comunque non devono essere scelte compiute all'esterno di Vasto. Siamo ancora disponibili ad un confronto ma noi abbiamo il nostro candidato ed è chiaro che saremmo disposti ad appoggiarne un altro soltanto se uscisse dall'effettuazione delle primarie''. ''Abbiamo cercato di far risolvere questa situazione chiedendo l'intervento di Franco Marini, al quale abbiamo indirizzato una dettagliata nota - ha aggiunto Nicola D'Adamo, del circolo 'Uniti per Vasto' - ma non abbiamo ricevuto risposta''. Forte, dal canto suo, ha ringraziato i circoli per il sostegno e la fiducia, dicendosi pronto ad accettare l'onere di un'eventuale candidatura. ''La classe dirigente dell'Unione non riesce a trovare sintesi, è evidente - ha detto -. Più volte ho chiesto le primarie ed il confronto con i vertici del partito su questi tempi ma ho sempre trovato sbarramenti. Sono un 'figlio del popolo' e ho tutta l'intenzione di potermi mettere a servizio della collettività e dei miei concittadini''. La risposta dei vertici della Margherita è attesa a breve: già lunedì nuova conferenza, stavolta del presidente Del Prete. Sarà la rottura definitiva?