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Il 'guardrail della morte': super perizia sulla Statale 16

E' durato tre ore l'accertamento sulla barriera metallica che, trafiggendoli, uccise nel luglio scorso due giovani vastesi

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Tre autogru per sollevare il guardrail che, il 17 luglio scorso trafisse, uccidendoli, Andrea Marinelli e Domenico Castrignanò, rispettivamente 22 e 21 anni d’età.

E’ stato necessario l’impiego dei mezzi specializzati, questa mattina, per la super perizia destinata a portare nuovi elementi all’inchiesta del Pm Ilaria Toncini, della Procura di Larino, che indaga sul tragico schianto tra Petacciato e Montenero.

Erano le 4.30 del mattino di domenica quando, di ritorno da Termoli, la Fiat Panda con a bordo quattro ragazzi vastesi uscì di strada, andando con violenza a urtare il paracarri. La barriera metallica passò da parte a parte l’abitacolo, causando la morte istantanea di Andrea e Domenico.

Il conducente, risultato positivo all’alcoltest e indagato per omicidio colposo plurimo, riportò lievi ferite, mentre un quarto giovane uscì miracolosamente illeso.

Presenti, tra gli altri, gli avvocati Filippo Di Risio, Giovanni Cerella, Manuele Marcovecchio e Alessandra Cappa, il perito della Procura, Giovanni Russo di Foggia, ha esaminato il guardrail sotto gli occhi degli ingegneri Luigi Nuzzo e Losacco, quest’ultimo dell’Anas. Dispone di 90 giorni di tempo per consegnare al magistrato la sua delicata relazione. Il minuzioso accertamento, protrattosi tre ore, ha rallentato il traffico sulla Statale 16, regolato da un semaforo.

La tragedia della scorsa estate, al pari di quella di Roberta Smargiassi, travolta e uccisa da un 21 enne a Vasto, è ancora viva nell’opinione pubblica, ancora scossa dai lutti che, a catena, hanno spezzato giovani vite.  

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