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Onore al sacrificio: targa in centro a Vasto in ricordo di Maurizio Zanella

Un altro riconoscimento al vice sovrintendente della Polizia di Stato 'Vittima del Dovere'

redazione
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"Maurizio Zanella, Vice Sovrintendente della Polizia di Stato, Vittima del Dovere 30 agosto 2012, La Città del Vasto e la Polizia di Stato a ricordo": è quanto apposto sulla targa marmorea scoperta stamattina ai piedi del palazzo municipale di Vasto.

Un altro riconoscimento per Zanella, grazie all'iniziativa della locale sezione dell'Associazione Nazionale della Polizia di Stato, condivisa dal Comune, allo scopo di commemorare pubblicamente il Vice Sovrintendente, consegnare al patrimonio valoriale della comunità un "luminoso esempio di uomo dedito al proprio dovere, che ha servito il bene comune fino al sacrificio della sua stessa vita”, ha sottolineato il sindaco Francesco Menna.

La cerimonia commemorativa, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, il prefetto di Chieti Antonio Corona, i vertici della Polizia e delle altre forze dell'ordine, è iniziata con la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti di piazza Caprioli ed a seguire c'è stata una celebrazione eucaristica di suffragio nella chiesa di Santa Maria Maggiore. In corteo, poi, i partecipanti, alla presenza dei più stretti congiunti di Maurizio Zanella - la moglie Anna Marrocco e le giovani figlie Valeria (pure lei nella Polizia) e Miriana, hanno raggiunto piazza Barbacani, con l'accompagnamento musicale dell'Orchestra giovanile della Scuola Media 'Salvo D'Acquisto' di San Salvo.

"Raro esempio di attaccamento al dovere, elevato coraggio e senso di responsabilità dettato fino all'estremo sacrificio", le motivazioni alla base del sentito riconoscimento. Ricordato il sacrificio di Maurizio Zanella, falciato da un'auto mentre con un collega si stava prodigando per spegnere un incendio che, divampato ai margini della carreggiata, stava mettendo a rischio la circolazione veicolare sull'autostrada A14.

"È un modo per far continuare a vivere i nostri colleghi deceduti in servizio. Il nostro è un lavoro rischioso. È usanza delle forze dell'ordine intitolare anche i singoli uffici ai colleghi che non ci sono più. In questo modo si tramanda la memoria dell'attività che è stata svolta. Così vogliamo far continuare a vivere Maurizio, persona valida ed indimenticabile", ha evidenziato il comandante della Polstrada di Chieti, Francesco Cipriano.

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