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Cittanet è la terza piattaforma di “giornalismo partecipativo” in Italia

I successi e i progetti di Antonio Cilli e del suo Staff

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Tutto è partito da un sogno di un ragazzo alla fine degli anni ’80, dalla sua voglia di scrivere, di fare informazione, di comunicare. Tantissime difficoltà, ma anche tantissima determinazione e passione  che hanno dato a Antonio Cilli la soddisfazione nel 7.7.2001 di iniziare la prima pagina di SanSalvo.net.  Alla base della piattaforma la finalità fondamentale della libertà di stampa e della partecipazione, di raccontare e valorizzare il territorio in modo nuovo.  Nasce così Cittanet, network di informazione locale con la presenza attuale di 24 piattaforme in tutt’Italia, di cui Antonio Cilli è il fondatore insieme a Francesco Spina.

Quest’anno una gradita sorpresa: Cittanet si trova citata su Wikipedia come la terza piattaforma di giornalismo partecipativo in Italia.

Il giornalismo partecipativo che implica una “partecipazione attiva" dei lettori è uno dei fenomeni più diffusi nel mondo nell'era digitale.

Spiega Antonio Cilli che in ogni sito della piattaforma Cittanet, è possibile iscriversi e postare liberamente nello spazio aperto. Il controllo svolto dalla redazione è sulla legalità dell’articolo e sui contenuti che devono essere aderenti al territorio .

Quest’estate Antonio Cilli è stato presente con il progetto Cittanet, emblema del giornalismo partecipativo, alla seconda edizione del Festival della Resilienza, in Sardegna che ha avuto lo scopo, grazie all’associazione promotrice ProPositivo, di raccontare e mettere in relazione gli esempi e le realtà più virtuose ed innovative di Italia capaci di contribuire allo sviluppo della resilienza nelle comunità locali.

Quali sono i progetti in cantiere per Antonio Cilli? Il più importante è la pubblicazione di un libro il cui emblema è GloCal, pensare globale e agire locale. Analizzando il desolante panorama editoriale italiano, evidenzia l’importanza del giornalismo partecipativo, individuando una nuova figura professionale, quella di InfoMarker, dove il mondo del fare si coniuga con l’informazione e la comunicazione rendendo l’azione stessa più efficace con una connotazione di innovazione sociale.

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