Ultime battute di pesca andate in scena l'altro giorno per la marineria vastese, 'al palo' per l'entrata in vigore del fermo pesca in Adriatico.

Il provvedimento durerà per un totale di 42 giorni consecutivi, fino al prossimo 26 settembre e coinvolge la fascia di mare da Pesaro a Bari.

Anche quest'anno, come in quella scorsa, confermato lo slittamento di una decina di giorni rispetto alla data iniziale 'classica' per una situazione che, in generale, ha fatto registrare il gradimento degli operatori che hanno così potuto lavorare più a lungo nel 'cuore' della stagione estiva, quella nella quale il consumo di pesce è maggiore, sia a tavola in casa che in quella dei tanti ristoranti.

Stop attorno al quale, ad ogni modo, sono sempre 'intensi' i ragionamenti in atto, relativi alle possibilità di cambiare le regole e gestire eventualmente anche altri periodi per l'interruzione delle varie attività.

Pescherecci dunque fermi in porto, a Punta Penna, mentre potrà andare avanti l'operato della piccola pesca per garantire una minima presenza del buon pesce del nostro Adriatico.

Per quel che concerne le provvidenze da assegnare al comparto, in base a quanto comunicato dalle organizzazioni di categoria del settore pesca di Coldiretti, saranno a breve disponibili le risorse per la cassa integrazione in deroga relative al fermo pesca del 2015. Un atto molto atteso dalle varie marinerie, considerando le tante difficoltà – tra crisi e costi dei carburanti – che quotidianamente si affrontano. Una 'boccata d'ossigeno' che viene considerata essenziale per gli operatori del settore.