Sul Bura di oggi verrà promulgata la Legge Regionale n. 22 del 20 luglio 2016, che stabilisce lo stanziamento straordinario, di 1 milione di euro per lo svolgimento di attività non economiche ai Centri di Ricerca regionali.
Per i 27 lavoratori del Cotir (Consorzio per la Divulgazione e Sperimentazione delle Tecniche Irrigue), che attendono ancora 21 stipendi sarà una boccata d'ossigeno, ma non sarà utile a farli uscire dallo stato di liquidazione in cui l'ente versa dal 14 dicembre del 2014, anno in cui la Regione Abruzzo decise il commissariamento con Andrea Cleofe. Sembrava dovesse essere un periodo breve di transizione quello che vide l'arrivo dei commissari, utile alla presentazione di un Piano di Riordino che doveva essere presentato nel giugno del 2015 e che nel luglio del 2016, non vede ancora luce.
Intanto il Cotir ha sempre più l'aspetto di un luogo di cui si attende la chiusura e si tiene il destino di 27 lavoratori sospeso per l'incapacità decisionale di chi è deputato alle decisioni, nell'impossibilità di proporre progetti, perchè per farlo non bastano le idee e le professionalità dei lavoratori che hanno tutto pronto per farlo, ma servono le carte in regola, i contributi versati.
Intanto i 27 lavoratori si dividono tra il lavoro quotidiano e le proteste innanzi alla Regione, o sui tetti dell'ente, come è accaduto lo scorso inverno, proteste condotte con l'aiuto di familiari e amici, 5 i lavoratori monoreddito, che vivono la loro quotidianità e quella delle loro famiglie in uno stato di precarietà continua.
La ricerca il cui sostegno si "professa", sta chiudendo nella Regione Abruzzo è accaduto con il Mario Negri Sud sta accadendo con il Cotir. Il know how, acquisito si sta depauperando, in una Regione a vocazione "agricola", chiudono i centri di ricerca d'eccellenza che quell'agricoltura l'aiutano e la migliorano.
Tre gli Enti di Ricerca Regionali che con il Piano di Riordino dovrebbero essere accorpati, oltre al Cotir (27 dipendenti), il Crab di Avezzano (24 dipendenti) e il Crivea di Miglianico (2 dipendenti), 53 famiglie che chiedono decisioni serie e veloci.