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Nuova rete ospedaliera regionale: il 'San Pio' presidio di 'primo livello standard'

Le novità illustrate dall'assessore Paolucci. Per Gissi la conferma di struttura 'di comunità'

redazione
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La presenza di un presidio di secondo livello (con la connessione funzionale degli ospedali di Chieti e Pescara), di 2 presidi di primo livello ad alta specializzazione (L'Aquila e Teramo), di 3 presidi di primo livello standard (Vasto, Lanciano e Avezzano), di 4 ospedali di base (Giulianova, Sant'Omero, AtriSulmona) e di 2 ospedali di area disagiata (Penne e Castel di Sangro).

Ed ancora: Popoli sarà un centro di riabilitazione regionale e il presidio di Ortona rafforza una vocazione oncologica, sia come oncologia ginecologica, sia come Brest Unit per il trattamento del tumore della mammella e sarà anche punto di riferimento della dermatologia in Abruzzo e della procreazione medicalmente assistita; Atessa, con numeri al di sotto degli standard consentiti, verrà riqualificato in un presidio in grado di dare assistenza ai pazienti anziani e fragili mentre per Gissi, Casoli, Guardiagrele, Tagliacozzo e Pescina la nuova programmazione ha implementato le loro attività, diventando ospedali di Comunità con una assistenza medica e infermieristica, con una rete di emergenza h24 e missioni diverse dalla chirurgia ambulatoriale alla riabilitazione territoriale.

Sono questi i principali contenuti del piano di riordino della rete ospedaliera regionale presentato dall'assessore alla Programmazione sanitaria Silvio Paolucci. “Il piano approvato – commenta - non solo migliora la qualità dell'offerta sanitaria in Abruzzo, ma guarda anche con attenzione agli esiti delle prestazioni, favorendo concretamente l'integrazione con l'assistenza territoriale”.

Paolucci ha poi illustrato le tappe che hanno permesso di raggiungere l'obiettivo della nuova rete ospedaliera. “Con il decreto 55 abbiamo approvato il piano di riqualificazione del sistema sanitario regionale, all'interno del quale una parte consistente e importante è il riordino della nuova rete ospedaliera (approvato con il decreto 79 del 21 luglio). Infine, abbiamo recepito con una delibera di Giunta l'intero pacchetto del decreto 55, che ci consente di chiedere al Consiglio dei Ministri di uscire dal commissariamento. Siamo stati la prima regione in Italia a concludere, positivamente, l'iter disposto dal decreto Lorenzin.

Con la nuova rete ospedaliera razionalizziamo i costi, investiamo sui percorsi tempo-dipendenti, garantendo la rete emergenza-urgenza, aumentiamo il know how e l'esperienza degli operatori, ma soprattutto miglioriamo la qualità dei servizi. Rispetto alla precedente programmazione - osserva ancora Paolucci - abbiamo mantenuto lo stesso numero di posti letto per acuti nelle quattro aziende sanitarie, anzi abbiamo aumentato di nove unità, e così rispondiamo a chi invece sostiene il contrario. Noi guardiamo avanti, vogliamo mettere ordine a un settore che ha vissuto nel caos, mentre il centrodestra e M5S - incalza Paolucci - hanno esercitato soltanto populismo e demagogia, e nonostante questo, i loro risultati elettorali sono stati negativi. Ringrazio Alfonso Mascitelli (Agenzia Sanitaria Regionale) e Angelo Muraglia (direttore del Dipartimento Regionale della Sanità) - conclude Paolucci - per il lavoro svolto in questi mesi”. 

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