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'H24' sì, ma i servizi peggiorano: Tagliente attacca Menna e Paolucci sulla sanità

Nuova turnazione per le sale operatorie al 'San Pio', ma senza rinforzare gli organici si rischia il declassamento

redazione
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L'attivazione, a far data da ieri, del servizio 'H24' nelle sale operatorie dell'ospedale 'San Pio da Pietrelcina' di Vasto è al centro di un'azione di protesta e mobilitazione da parte dell'ex sindaco e consigliere regionale Giuseppe Tagliente, leader della lista Unione per Vasto di centrodestra a sostegno della candidatura a sindaco di Massimo Desiati.

Un provvedimento, ha motivato Tagliente assieme alla dott.ssa Ornella Bastonno (tra le candidate in lista), operatrice del pronto soccorso, che rischia di aggravare i problemi e non di risolverli, in quanto non accompagnato da un rafforzamento degli organici di medici ed infermieri in servizio.

C'è il rischio, insomma, hanno evidenziato, di “provocare una diminuzione e non un aumento delle prestazioni”.

Tagliente ed i componenti di Unione per Vasto si sono ritrovati ieri mattina all'ingresso del 'San Pio', consegnando agli utenti presenti un documento contenente il senso dell'iniziativa ed una serie di richieste per migliorare ed adeguare il livello dei servizi sanitari sul territorio.

“Parte il servizio H24 nelle sale operatorie con l’obbligo di turnazione del personale in presenza e non soltanto in reperibilità – hanno rimarcato -. La decisione, seppur condivisibile sul piano teorico, rischia tuttavia di rompere la già precaria situazione organizzativa del nosocomio vastese per mancanza di personale medico e soprattutto infermieristico. Senza essere stato preceduto da un aumento dell’organico, questo servizio, anche per effetto delle turnazioni di riposo e delle ferie estive, finirà per ottenere l’effetto opposto a quello prefisso, e cioè una drastica riduzione degli interventi chirurgici e di ortopedia, urologia, otorinolaringoiatria, oculistica e, come effetto collaterale, l’allungamento delle liste d’attesa a tutto vantaggio degli ospedali di Lanciano e Chieti, dove invece il personale è addirittura in esubero. E' questo il primo passo verso il declassamento definitivo del nostro ospedale?”.

Da qui la protesta, per scelte che non sono state condivise con gli operatori della sanità.

Poi l'affondo sul piano politico: “Le decisioni del presidente D’Alfonso e dell'assessore Paolucci (di cui il candidato sindaco del centrosinistra Francesco Menna è il manutengolo a mezzo servizio con il proconsole sansalvese Antonio Boschetti) mostrano portata demagogica ed insufficienza, in quanto alle parole ed alle promesse fa purtroppo riscontro la drammatica realtà di una struttura sanitaria ove, nonostante l’impegno e la buona volontà di medici ed operatori, permangono insufficienze e lacune gravi sia sotto il profilo dell’accoglienza, sia sotto il profilo dell’assistenza ai malati”. Tra le richieste: il potenziamento della Cardiologia e del pronto soccorso, l’attivazione della promessa Emodinamica e di una guardia medica attiva di Pediatria, l’installazione di una seconda Tac e la creazione di una unità di urgenza (Stoke Unit) per la cura delle ischemie cerebrali.

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