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La 'Bocca della verità' sentenzia: mani pulite... ma non troppo

La campagna di prevenzione agli ingressi degli ospedali della Asl Lanciano-Vasto-Chieti

redazione
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E' sufficiente un po' di… fluoresceina per capire se le nostre mani sono davvero pulite.

Ed è stata una sorpresa scoprire quanti microbi si annidano in mani lavate, anche da poco, per le centinaia di persone che le hanno infilate nei totem a forma di “Bocca della verità” allestiti ieri mattina agli ingressi degli ospedali di Vasto, Lanciano, Ortona e Chieti, nell'ambito della 'Giornata mondiale per l'igiene delle mani' proclamata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.

In azione, nel territorio, il Gruppo operativo del Comitato per la lotta alle infezioni ospedaliere (Cio) della Asl Lanciano-Vasto-Chieti.

Una volta poste le mani sotto la lampada a raggi ultravioletti, sono venute fuori le “magagne”. Soprattutto sul dorso erano evidenti zone più scure, meno igienizzate, a causa di un lavaggio frettoloso. Potrebbe sembrare un problema relativo, in realtà “il lavaggio delle mani - spiega Arturo Di Girolamo, referente infettivologo del gruppo operativo Cio – è una delle pratiche più efficaci per la riduzione delle infezioni correlate all’assistenza, infezioni che colpiscono fino al 7%, e a volte anche oltre, i malati ricoverati nelle strutture pubbliche e private”.

Il gruppo operativo del Cio, coordinato da Ines Bianco, ha promosso l’iniziativa insieme al Gruppo delle infermiere specialiste del rischio infettivo della Asl, coordinate da Mariantonietta Pompeo e Filomena Silverj. La Asl unica provinciale, tra l'altro, è tra quelle inserite nel programma 'Cleaner care is safer care' a cura dell’Oms per la promozione di cure pulite e sicure.

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