Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Alcol e rischi correlati: scatta il mese della prevenzione nel territorio della Asl Lanciano-Vasto-Chieti

In Abruzzo il 18,6 per cento della popolazione ne consuma ogni giorno

redazione
Condividi su:

Secondo gli ultimi dati Istat disponibili, riferiti al 2014, in Abruzzo il consumo di alcol è inferiore alla media nazionale, sia per quello giornaliero sia per quello occasionale, e la percentuale stimata è pari al 18,6% della popolazione dagli 11 anni in su (la media nazionale è 22,1%).

Solo in Sicilia (17,1%) e in Campania (17,5%) si registrano valori inferiori. I consumi più elevati risultano in Valle d’Aosta (26,7%), Emilia Romagna e Liguria (25,7%), Toscana (25,5%), Friuli Venezia Giulia (25,3%) e Marche (25,1%).

Per informare i cittadini sui rischi legati al consumo di bevande alcoliche, in particolare alla guida di autoveicoli, il Servizio Dipendenze patologiche (Ser.D.) della Asl Lanciano- Vasto-Chieti ha promosso una campagna informativa in occasione del 'Mese della prevenzione alcologica, aprile 2016' ed il materiale informativo viene distribuito nei luoghi maggiormente frequentati dell'azienda, ovvero ospedali, distretti sanitari, sportelli del Centro unico di prenotazione (Cup) e dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico e consultori familiari interdistrettuali.

Incidenti, malattie cardiovascolari e cancro sono le tre categorie che contribuiscono per oltre il 90% alla mortalità attribuibile direttamente o indirettamente al consumo di alcol che, ogni anno, causa nel mondo 3,3 milioni di morti.

L'alcol – viene evidenziato in una nota della Asl - è responsabile di numerose problematiche sociali ed è il primo fattore di rischio per episodi o atti di violenza, criminalità, maltrattamenti familiari, per perdita di produttività e di lavoro, nonché come fattore concorrente alla maggiore suscettibilità all'insorgenza di malattie infettive.

In Italia i comportamenti di consumo di alcol che eccedono rispetto alle raccomandazioni per non incorrere in problemi di salute (consumo abituale eccedente e il cosiddetto binge drinking, ovvero l'assunzione smodata di alcol che porta rapidamente all'ubriachezza) riguardano più di 8 milioni di persone (15,2% della popolazione).

Comportamenti che eccedono rispetto alle raccomandazioni si osservano più frequentemente tra gli ultrasessantacinquenni (il 38% degli uomini e l'8,1% delle donne), tra i giovani di 18-24 anni (rispettivamente 22% e 8,7%) e tra gli adolescenti di 11-17 anni (21,5% e 17,3%). La popolazione più a rischio per il binge drinking Ã¨ quella giovanile (18-24 anni): il 14,5% dei giovani (21% dei maschi e 7,6% delle femmine) si comporta in questo modo, soprattutto durante momenti di socializzazione. E il consumo di bevande alcoliche, è infine ricordato, è complessivamente responsabile di mortalità prematura, disabilità e dell'insorgenza di oltre 230 patologie.

Insomma, bere si può, ma sempre con moderazione ed attenzione.

Condividi su:

Seguici su Facebook