Il periodo di Pasqua non è stato sereno e tranquillo per tanti lavoratori abruzzesi.
La crisi, che da anni attanaglia anche il nostro territorio, non sembra voler cedere il passo ad una decisa ripresa e lo testimoniano i tanti casi di vertenze lavorative aperte e chiusure di aziende.
Nel Vastese, ultimo in ordine di tempo, c'è il Pantalonificio d'Abruzzo del Gruppo Canali della Val Sinello a Gissi a rappresentare la principale emergenza con più di 100 dipendenti, a maggioranza femminile, in 'bilico'. Ed allargando lo sguardo al resto dell'area regionale lo scenario complessivo resta decisamente complicato.
Hanno passato i giorni di festa pasquali all'interno del sito produttivo di Chieti, ad esempio, i cento lavoratori della Thales, azienda specializzata in comunicazioni e sicurezza, dopo aver proclamato lo sciopero a tempo indeterminato ed avere occupato lo stabilimento per protestare contro la decisione del gruppo proprietario di chiudere. E insieme a questa, sono realmente tante le vertenze aziendali e numerosi i lavoratori senza certezze sul proprio futuro. C'è il caso della Brioni, con i suoi tre stabilimenti di Penne, Civitella Casanova e Montebello di Bertona (Pescara): l'azienda - 1.150 dipendenti - ha annunciato 400 esuberi che, in base ad un'ipotesi di accordo emersa giovedì scorso, potrebbero essere ridotti a 139, a condizione che per tutti i lavoratori restanti si scenda a 32 ore settimanali. I dipendenti dovranno approvare o meno la bozza nel corso di un'assemblea che si svolgerà domani.
Altra vicenda è quella della ex Cir (Compagnia italiana rimorchi) di Tocco da Casauria (Pescara): 180 i dipendenti in mobilità, mentre si attende l'avvio, come da impegni della proprietà, di un programma di reinserimento. E ancora i casi della Intecs dell'Aquila, della Santa Croce di Canistro (L'Aquila) o delle aziende che operano nel settore dei servizi in materia di idrocarburi, alcune migliaia di persone. Ci sono poi i 70 ex interinali della Attiva, azienda municipalizzata del Comune di Pescara, che chiedono la stabilizzazione dopo otto anni consecutivi di lavoro: da quasi tre mesi sono in presidio fisso davanti a Palazzo di Città e hanno trascorso Pasqua e Pasquetta nelle tende, dove cucineranno e pranzeranno con le famiglie.
“La situazione, in Abruzzo - afferma l'assessore alle Attività produttive e vicepresidente della Regione, Giovanni Lolli - permane molto seria. Ci sono decine di tavoli aperti e vertenze in corso”. Rimarca poi Maurizio Spina, segretario della Cisl Abruzzo-Molise: “E' un'economia, quella abruzzese, che fa fatica a risvegliarsi e a consolidarsi”.
A fronte di tante vertenze e situazioni difficili, non mancano però i casi positivi. Ci sono, infatti, settori che stanno andando bene: ne è esempio quello dell'automotive con numeri importanti e significativi soprattutto dei maggiori siti della provincia di Chieti, la Sevel in Val di Sangro e la Pilkington e la Denso a San Salvo.